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Cronaca

Presentato il Put: tornano le Ztl, zone blu bilanciate

Il Piano Urbano del Traffico è stato illustrato a Villa Niscemi. Prevede anche quaranta chilometri di piste ciclabili e il raddoppio delle aree pedonali nel centro storico. La parola adesso al Consiglio comunale

Quaranta chilometri di piste ciclabili, aree pedonali raddoppiate nel centro storico, due Ztl e zone blu a pagamento bilanciate con quelle per la sosta gratuita. Sono alcuni dei punti previsti dal Piano Generale del Traffico Urbano di Palermo, presentato questo pomeriggio in conferenza stampa a Villa Niscemi dal sindaco Leoluca Orlando e dall'assessore alla Mobilità Tullio Giuffrè. Il Piano dovrà adesso passare al vaglio del Consiglio comunale. L'auspicio dell'Amministrazione è che possa essere approvato entro fine aprile. “L'ultimo Piano del traffico arrivato al voto del Consiglio comunale risale al 1998 – afferma il Sindaco - e questo è un indice di quanto grave sia stata la disattenzione al tema della mobilità negli ultimi anni". Una volta in vigore, avrà validità biennale. “Si tratta di uno strumento a breve termine – ha spiegato Orlando - che è però fondamentale per avviare la preparazione di tutti gli strumenti normativo-urbanistici che sfociano poi nei piani particolareggiati e nel Piano urbano della mobilità, che si integra con il Piano regolatore”.

Le caratteristiche tecniche del Piano sono state illustrate dall'Assessore alla Mobilità, Tullio Giuffrè. Sintetizzando gli obiettivi principali, ha spiegato che l'obiettivo "è quello di un miglioramento complessivo delle condizioni di circolazione, della sicurezza stradale rivolta a tutti gli utenti della strada (quindi gli automobilisti, i pedoni, i ciclisti, gli operatori commerciali), la riduzione degli inquinamenti ed il risparmio energetico".

CLASSIFICAZIONE DELLE STRADE. Si tratta di uno strumento di natura tecnica, fondamentale per alcune scelte sul piano urbanistico e della pianificazione di tutti gli interventi. Il Piano riconsidera le scelte sulla base di nuove logiche di gerarchizzazione delle strade, introducendo la categoria delle strade di interquartiere, intermedia tra le strade di scorrimento e le strade di quartiere.

AREE PEDONALI. E' prevista una nuova localizzazione di aree pedonali in ciascuno dei 4 Mandamenti del Centro Storico. Saranno estese le aree già preesistenti e ne saranno create nuove, operando scelte atte a valorizzare i contesti urbani e monumentali di maggior pregio ed interesse. Nella proposta, si passa da 40 a circa 80 zone pedonali.

ZONE A TRAFFICO LIMITATO. Ne sono previste due, che nell'insieme corrispondono grosso modo a quella che era la vecchia Ztl A. L'attuazione dovrebbe avvenire in due fasi: la prima prevede l’introduzione delle limitazioni nel centro storico, successivamente il provvedimento verrebbe esteso fino all’asse Notarbartolo-Duca della Verdura. Le limitazioni riguarderanno i veicoli meno eco-compatibili ed è prevista l’introduzione della tariffazione, al fine di attivare un efficiente sistema di controllo telematico della Ztl. In futuro sarà possibile l'introduzione di altre Ztl nel parco della Favorita, nelle borgate marinare di Mondello e Sferracavallo e nei mercati storici, in linea con le prospettive di riqualificazione territoriale e promozione del turismo.

ZONE BLU. Verrà bilanciato il rapporto tra le zone per la sosta soggette a tariffazione e quelle gratuite. Possibile anche l'introduzione di "aree a rotazione", ovvero con la sosta gratuita consentita per un determinato periodo di tempo.

TRASPORTO PUBBLICO. Essendo mirato alla riduzione del traffico veicolare privato a vantaggio di quello pubblico, il Piano prevede una serie di interventi come una revisione del piano delle corsie riservate ai mezzi pubblici, un sistema telematico di controllo transiti nelle corsie riservate, il telecontrollo della flotta pubblica ( già avviato negli anni '90 e poi progressivamente abbandonato), la valorizzazione dei parcheggi di interscambio e dei nodi di raccordo fra tutti i sistemi di trasporto, l'integrazione tariffaria e un piano di settore del trasporto extraurbano.

PISTE CICLABILI. La proposta prevede che la “rete ciclabile” finale sia cinque volte più estesa rispetto ad adesso. In totale si passerà da circa 8,5 a 40 km. A questi andranno aggiunti quelli previsti dal progetto specifico di pista ciclabile nel parco della Favorita, momentaneamente fermo per mancanza di parere da parte dell'ente gestore della Riserva.

REGOLAMENTO VIARIO. Pur previsto dal codice della Starda, al momento il Comune ne è spovvisto. Si tratta di tutte quelle linee guida necessarie per individuare come deve essere composta la sede stradale: quali parti  destinate alle vetture, quali ai pedoni o alle biciclette. E anche ai gazebo commerciali privati. “Senza questi argomenti inseriti nel Put – ha spiegato il Sindaco – è impossibile ovviare a temi come, per esempio, quelli dei gazebo”.

"E' evidente - ha detto Orlando commentando il Piano - che siamo di fronte ad una sfida, rappresentanta in modo simbolicamente esemplare dai numeri sulle aree pedonali e sulle piste ciclabili. Si tratta di una scelta integrata con le altre proposte a cui stiamo lavorando o già presentate, per esempio il Piano triennale delle opere pubbliche, che ha previsto parimenti un aumento della superficie ciclabile in sicurezza e che è lo strumento per individuare i fondi da utilizzare".

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