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Sabato, 20 Aprile 2024
Trasporto pubblico

Amat, il Comune spinge l'azienda ad assumere altri autisti: "Il servizio autobus va migliorato"

Per raggiungere gli obiettivi chilometrici (e ottenere più soldi dalla Regione) l'Amministrazione lascia intendere che bisogna procedere allo scorrimento della graduatoria del concorso pescando fra gli idonei. Cimino temporeggia. Carta: "Pronti a risolvere anche i contenziosi su Tari e Tosap"

Per rilanciare l'Amat non basta solo una riduzione dei costi, ma serve anche "una riorganizzazione della struttura aziendale e un potenziamento del numero dei dipendenti". Lo scrive l'amministrazione comunale ai vertici della società partecipata che si occupa di trasporto pubblico urbano, lasciando intendere che - dopo l'eliminazione dei servizi in pedita (su tutti le zone blu) - bisogna adesso procedere allo scorrimento della graduatoria del concorso per autisti immettendo in servizio anche gli idonei.

Analoga richiesta è arrivata ieri anche dai sindacati. Per il Comune si tratta di una condizione indispensabile per "raggiungere migliori performance chilometriche". Tradotto significa ottenere dalla Regione più soldi che darebbero maggiore respiro alle casse dell'Amat, assieme "al potenziamento della verifica a bordo di bus e tram".

Tocca adesso quindi al presidente dell'Amat, Michele Cimino, dare un segnale rispetto alle indicazioni provenienti dal socio unico Comune, pronto a superare definitivamente un'altra grana: il contenzioso su Tari e Tosap. "Per agevolare il processo di rilancio e la redazione del nuovo piano industriale - scrive l'assessore alla Mobilità Maurizio Carta - istituiremo due tavoli tecnici tematici: il primo sulle linee strategiche del piano industriale con particolare riferimento al miglioramento dei servizi alla collettività cittadina e il secondo sulle tematiche legate alle imposizioni tributarie (Tari e Tosap) ed alle loro criticità".

Finora Cimino ha temporeggiato sullo scorrimento della graduatoria per far entrare in Amat gli autisti risultati idonei al concorso. Ora però c'è la copertura politica, anche se il sindaco non ha ancora dato un nuovo assetto ai vertici delle aziende partecipate del Comune. Amat, naturalmente, rientra nello spoil system. 

Nell'attesa che venga redatto il piano industriale, comunque, l'amministrazione comunale "sollecita la società a procedere con immediatezza a un efficientamento dell’organizzazione aziendale al fine del miglioramento qualitativo e quantitativo dei servizi da rendere alla cittadinanza".

Anche i sindacati fanno pressione: "Abbiamo chiesto un incontro urgente al sindaco Lagalla, fissato per il prossimo 21 ottobre: sarà forse l'ultima occasione - dicono in una nota Gaetano Bonavia (Filt Cgil), Salvatore Girgenti (Fit Cisl), Franco Trupia (Uil Trasporti), Fabio Danesvalle (Faisa Cisal), Corrado Di Maria (Ugl) Carlo Cataldi (Cobas Trasporti) e Giuseppe Taormina (Orsa Trasporti) - in cui il socio Comune e la governance aziendale dovranno assumere decisioni immediate per salvare Amat e il trasporto pubblico cittadino. Non potremo accettare il perdurare di questa lenta ma inesorabile agonia, bisogna far presto e ognuno dovrà assumere le proprie chiare responsabilità nei confronti della cittadinanza e di tutti i lavoratori”.

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