Nuovo piano impresa Poste Italiane, Muscarella: "Stop ai tagli indiscriminati"
“Il nuovo piano d’impresa di Poste Italiane, voluto dall’amministratore delegato Francesco Caio, a giudicare dalle prime anticipazioni ci preoccupa alquanto. Non siamo d’accordo sui primi contenuti trapelati, in quanto anticipano 15 mila tagli, da attuare con esodi incentivati, con il progetto svincolo e il fondo di solidarietà”.
Lo dichiara il segretario nazionale dell’Ugl Comunicazioni, Salvatore Muscarella, nel corso di una visita a Palermo, in occasione del Consiglio regionale del sindacato di categoria in Sicilia.
“Ma quello che ci turba - spiega Muscarella - è il taglio delle zone recapito e la chiusura di circa 4.000 uffici. Saremo molto vigili e diremo all’amministratore delegato che non condividiamo questo piano industriale, in quanto Poste Italiane non può essere soltanto una fonte di guadagno per l’amministrazione. Gli diremo, inoltre, che non può permettere allo Stato di tagliare i servizi sociali nei piccoli paesi”.
Per Muscarella "abolire il recapito in alcuni giorni della settimana, sarebbe un danno per i cittadini". "Inoltre - continua - la chiusura di alcuni uffici postali in alcune zone non deve avvenire, pertanto proporremo a Caio alternative valide. In particolare per la Sicilia ci batteremo contro il tentativo di Poste Italiane di ridurre i posti di lavoro. Un territorio che difenderemo chiedendo invece nuovi investimenti sul territorio".
"L’amministratore delegato - conclude - non può ignorare che Poste Italiane chiude da 12 anni in attivo, quindi basta con i tagli indiscriminati”.