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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Bare accatastate al cimitero, il piano del Comune: "Entro agosto 300 sepolture "

Conferenza stampa a Palazzo delle Aquile. A rappresentare l'Amministrazione l'assessore Roberto D'Agostino: "Altre 100 salme destinate agli ipogei. Per il forno crematorio contiamo di accelerare con il Decreto semplificazione. A settembre l'emergenza sarà superata"

I morti dovranno avere ancora un po’ di pazienza e almeno la meta delle salme con relative bare in attesa di sepoltura ai Rotoli troveranno una sistemazione entro agosto mentre per le altre bisognerà attendere un altro mese. Il Comune ha presentato in conferenza stampa il piano per fronteggiare l’emergenza dei cimiteri palermitani. A rappresentare l’Amministrazione questa mattina c’era solo l’assessore Roberto D’Agostino che ha preso un impegno con la città: "Entro settembre riteniamo che l'emergenza dovrebbe essere considerata del tutto rientrata. L'obiettivo 'zero' bare in attesa è tutt'altro che irraggiungibile".

"In questi mesi - ha esordito l'assessore (foto allegata) - abbiamo dovuto affrontare anche eventi spiacevoli, denunce e alcuni cambi ai vertici dirigenziali. Le 500 salme a deposito appartengono a tre diverse tipologie: 300 circa sono quelle destinate al seppellimento a terra, circa 100 sono quelle destinate agli ipogei e la parte rimanente è costituita dalla cosiddetta raccolta resti. Prima della rottura del forno crematorio, eravamo in linea con le salme da cremare, circa 6 al giorno per 6 giorni di cremazioni a settimana".

La questione si trascina ormai da tempo e negli ultimi giorni era intervenuto anche l’arcivescovo Corrado Lorefice che ha scritto al sindaco Leoluca Orlando chiedendo “interventi rapidi e rispetto per i defunti”, anche se questo dovesse comportare la realizzazione di un nuovo cimitero. Dopo un video pubblicato su Facebook da una donna, la quale non era ancora riuscita a seppellire il proprio defunto marito, l’assessore D’Agostino aveva visitato il cimitero per fare il punto della situazione.

L'assessore ha indicato poi i tempi del "piano di rientro". "Trecento salme in meno entro i primi di agosto, con 156 nicchie individuate e già ‘liberabili’, cioè con salme di età superiore ai 30 anni, in cui contiamo di spostare altrettante salme presenti in deposito, nel più breve tempo possibile. L'amministrazione conta di liberare ulteriori nicchie, con il controllo delle salme con vetustà di 29 anni e poi, a scalare, di 28, 27 e così via grazie ad un provvedimento emergenziale del sindaco per anticipare il termine dei 30 anni. Il provvedimento verrà a breve sottoposto al vaglio del Consiglio, grazie al quale contiamo di liberare diverse centinaia di altri posti (il totale delle nicchie assegnate ai Rotoli è 5160).

D'Agostino: "Mi dimetto se non risolvo l'emergenza" | Video

roberto d'agostino-2Diversi i fattori che avrebbero portato nel 2020 a vivere l’emergenza cimiteriale: come la necessità, durante l’emergenza del 2014, di inumare feretri con le casse in zinco, il mancato insediamento dei tre commissari, l’avvicendamento dei dirigenti comunali e anche alcune inchieste giudiziarie che hanno rallentato il lavoro degli uffici bloccando alcune gare d’appalto. L’ultimo capitolo dell’emergenza riguarda il forno crematorio. Il nuovo impianto è ancora in fase di progettazione esecutiva mentre la gara d’appalto per la riparazione del vecchio forno deve ancora essere indetta. Anche se un’accelerata alla pratica potrebbe arrivare dal Governo con il Decreto semplificazioni.

“Abbiamo intenzione - ha aggiunto D’Agostino - di incentivare la cremazione, faremo in modo che si ribalti il rapporto tra i costi di cremazione e di inumazione, rendendo la prima economicamente più vantaggiosa rispetto alla tradizionale inumazione. La propensione delle famiglie alla cremazione è crescente, su un numero totale di decessi che è stato, nel 2019, di 9423. Significa che, già oggi, poco meno del 15 per cento delle famiglie, pur con tutte le difficoltà del caso, è disponibile alla cremazione. E questo numero è destinato certamente ad aumentare”.

In virtù dell'emergenza Coronavirus, ha spiegato l’assessore, sono state adottate alcune misure volte a digitalizzare e rendere più veloci alcune procedure: “Le imprese non avranno più l'onere di recarsi necessariamente a Palazzo Barone per il disbrigo di alcune pratiche che potranno essere eseguite online. ”Infine, con il grande supporto di una una task force che in meno di 5 mesi ha lavorato benissimo, procede spedita la progettazione esecutiva per la realizzazione del cimitero a Ciaculli, per il quale l’Amministrazione ha deciso di mettere 15 milioni, che è uno sforzo tutt'altro che trascurabile in questo particolare momento storico. Per il resto faremo ricorso al project financing oppure a fondi statali”.

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