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Cronaca

Pestaggio Ursino, la gioia dell'altro attivista scarcerato: "Non sono uno scafazzato, ho le corna dure"

Così Carlo Mancuso, indagato per l'aggressione al segretario provinciale di Forza Nuova: "Siamo ultras e la repressione non ci ferma, così come non ci impensieriscono le infamie e certi pagliacci di cui Palermo è piena"

"Sono un comunista indipendentista che combatte per l'uguaglianza e la giustizia sociale della Sicilia e del mondo intero, non immaginate che gioia mi regalate nel chiudermi dentro le carceri italiane. Ci vediamo tra qualche giorno all'Anomalia Borgovecchio, tranquilli che tornerò a ripetervelo all'infinito. Aviemu i coirna ruri". Così Carlo Mancuso, arrestato per l'aggressione al segretario provinciale di Forza Nuova Massimo Ursino, "celebra" la sua scarcerazione.

"Come sapete io e Giammarco siamo stati scarcerati - spiega Mancuso - e quell'accusa piagnona e surreale è caduta nel baratro delle barzellette in questi anni montate contro di noi. Purtroppo siamo stati messi in isolamento e adesso non ho fratelli in carcere, ospiti dello stato e giovani sotto le grinfie  di uno stato straniero da salutare. Però ho gente da ringraziare, gente che non ho potuto incontrare a colloquio in questa passeggiata di tre giorni, gente che però mi ha riscaldato le notti e mi ha dato forza. Come diceva una canzone, in galera il calore delle lotte é  arrivato. Per cui ringrazio i miei compagni e le mie compagne per il supporto e per il sostegno, li ringrazio per quello che in questi giorni continuano a fare, per quello che faremo, perché senza di loro cosa sarei?

Mancuso aggiunge: "Ringrazio il mio quartiere, il Borgo Vecchio, per il sostegno datomi col coraggio che contraddistingue la comunità borghitana e con l'affetto che un quartiere popolare sa regalare. Non faccio nomi in questi giorni difficili per non fomentare gli infami, vi porto tutti nel cuore. Un ringraziamento da ateo, che in fondo non fa male, ciu fazzu puru a Matri Sant'Anna! Ringrazio i fratelli della Curva Nord Inferiore che nonostante i giorni difficili, mi sono vicini. Siamo ultras, cresciuti nelle tempeste e abituati a navigarci. La repressione non ci ferma, così come non ci impensieriscono le infamie e certi pagliacci di cui Palermo è piena". Un messaggio anche all'assessore comunale Giuseppe Mattina: "Per quello che ha detto su di me e gli prometto che presto lo farò ricredere, magari occupandogli l'assessorato. Purtroppo non potrò  seguire alcune iniziative per un paio di settimane, ma t'inquitjamu u stissu Assessò. Ringrazio la mia famiglia per la comprensione, la forza e a tratti l'orgoglio che mi hanno dedicato. Sono un militante politico e non uno scafazzato. Loro lo sanno e niente li convincerà del contrario. Ringrazio pure gli inquirenti vari, chi mi denuncia, la digos, gli sbirri, i magistrati e tutto il circo".

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