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Sabato, 20 Aprile 2024
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Ballarò, le bastonate e i morsi dei pitbull per sfrattare gli africani da casa: in 8 a processo

Una banda di palermitani sarebbe arrivata a portarsi dietro anche due cani per aggredire tre stranieri e cercare di farli sloggiare da un'abitazione, poi devastata a colpi di mazza. Ad una delle vittime era stato rotto un braccio. Le minacce, il colpo di pistola, le indagini della Mobile

Sarebbero arrivati a portarsi dietro anche due pitbull per aggredire tre stranieri e cercare di sfrattarli da un'abitazione nella zona di Ballarò. E una delle vittime era stata effettivamente morsa dall'animale. Adesso per il pestaggio, avvenuto il 7 agosto del 2017, il gup Piergiorgio Morosini ha deciso di rinviare a giudizio otto persone, disponendo invece il non luogo a procedere nei confronti di un nono imputato, Emanuele Campo (nella foto): il suo difensore, l'avvocato Fabio Cosentino, ha dimostrato che quel giorno era detenuto e che dunque mai avrebbe potuto partecipare alla spedizione punitiva.

Il processo inizierà a maggio davanti alla seconda sezione del tribunale. A giudizio sono finiti Nicola Faucetta, 42 anni, Benedetto Faucetta, di 40, Cristofaro Faucetta, di 61, Riccardo Faucetta, di 33, Fabio Mandalà, di 46, Francesco Napoli, di 27, Giuseppe Rubino, di 48 e Roberto Picarella, di 34.

Come ricostruito dalla squadra mobile, coordinata dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni e dal sostituto Daniele Sansone, il 7 agosto di tre anni fa, in via  Giardinelli ai Tartari, vi sarebbe stata prima una lite verbale tra Nicola Faucetta e due stranieri, un nigeriano e un ghanese. Dopo il diverbio, buona parte degli altri imputati si sarebbe presentata nella strada con bastoni, coltelli e due pitbull per regolare i conti. 

Ad una delle vittime era stato rotto un braccio (un mese la prognosi) con un colpo di mazza, mentre l'altro avrebbe dovuto verdersela con uno dei cani: lo straniero era stato morso e aveva riportato lesioni giudicate guaribili in cinque giorni. Successivamente, un'altra parte degli imputati, minacciando di morte anche un altro ghanese, avrebbe fatto in modo da cacciare le vittime dall'abitazione di via Giardinelli ai Tartari. Ancora una volta armati di mazze e sempre con un cane al guizaglio. La casa era stata devastata a colpi di bastoni.

Cristoforo e Benedetto Faucetta, secondo l'accusa, si sarebbero poi presentati con una pistola, reiterando le minacce e il secondo avrebbe anche esploso un colpo ad altezza d'uomo a circa 15 metri di distanza.

emanuele campo-2Gli imputati erano stati rintracciati dai poliziotti, anche sulla scorta delle informazioni fornite dalle vittime. Tra di loro era finito anche Emanuele Campo, 26 anni, già coinvolto nell'inchiesta "Maqueda", quella in cui erano state ricostruite aggressioni e richieste di pizzo ai danni di stranieri nella zona di Ballarò. Nello specifico era finito a giudizio perché accusato di aver dato fuoco ad un'abitazione in cui si erano barricati dei nigeriani. Era stato scagionato, però. Infatti era stato dimostrato un errore di persona, legato al fatto che alle vittime sarebbe stata mostrata una fotografia di quando aveva 16 anni.

E' esattamente per lo stesso motivo che il gup ha deciso adesso di non procedere nei suoi confronti per la spedizione punitiva dell'estate di tre anni fa: peraltro, in quel periodo, Campo era anche detenuto, impossibile dunque che potesse trovarsi a Ballarò a minacciare e pestare gli stranieri.

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