In una tinozza per ore, morti pesci rossi durante la pulizia della fontana a Villa Sperlinga
Polemiche dopo l'intervento di manutenzione del Coime sulla vasca. Chiesto l'intervento dei vigili del fuoco. Il dirigente Teriaca: "Fatto increscioso che ci crea anche un po’ di imbarazzo, ho chiesto una relazione dettaglia al responsabile"
Decine di pesci rossi messi in una tinozza e tartarughe boccheggianti a causa del caldo e della poca acqua rimasta nella fontana di Villa Sperlinga. I vigili del fuoco sono intervenuti ieri pomeriggio, su segnalazione di alcuni cittadini, nell’area verde che si trova in viale Boris Giuliano per riempire la vasca che era stata svuotata dai dipendenti comunali del Coime in vista in di un lavoro programmato di manutenzione e pulizia.
Le squadre del 115 sono arrivate a Villa Sperlinga, hanno srotolato una manichetta dentro la fontana e lentamente hanno riportato l'acqua a un livello tale da potere poi liberare i pesci, alcuni dei quali però erano già morti. In che modo siano andate le cose e come sia stato organizzato l’intervento non è ancora chiaro e per questo il dirigente del Coime, Francesco Teriaca, ha chiesto una relazione dettaglia al responsabile tecnico dell'intervento.
"E’ un fatto increscioso che ci crea anche un po’ di imbarazzo - dice Teriaca a PalermoToday - perché non è modo di agire. Ma vogliamo capire come il perché della scelta adottata, se i pesci erano vivi o morti già da prima. Attenderemo la relazione così da potere chiarire perché la vasca non sia stata riempita e se questo abbia avuto delle conseguenze. Anche per valutare se ci siano i profili per provvedimenti di natura sanzionatoria".