Il peschereccio di Terrasini affondato, una corona di fiori in mare in ricordo delle vittime
La corrente nelle scorse settimane ha restituito i corpi privi di vita di Matteo Lo Iacono e di Giuseppe Lo Iacono. Ancora nessuna traccia invece di Vito Lo Iacono, 27 anni, figlio di Matteo. Cosa sia successo alla loro imbarcazione, la Nuova Iside, non è ancora chiaro
A un mese dal naufragio del peschereccio Nuova Iside, si è svolta al porto di Terrasini una cerimonia per commemorare le vittime. Il mare ha restituito i corpi privi di vita di Matteo Lo Iacono e di Giuseppe Lo Iacono. Ancora nessuna traccia invece di Vito Lo Iacono, 27 anni, figlio di Matteo. Neppure lo scafo è stato ritrovato.
I sindaci di Terrasini e Cinisi, Giosuè Maniaci e Giangiacomo Palazzolo, hanno deposto in mare una corona di fiori, in memoria dei tre uomini. Alla cerimonia hanno preso parte i familiari e le autorità marittime, civili, militari e religiose. "Chiediamo verità e giustizia per quanto successo alla Nuova Iside", ha detto il sindaco di Terrasini. "Questo posto dove ormeggiava la Nuova Iside dovrà restare vuoto fino a quando non si saprà cosa è successo in mare - gli ha fatto eco il sindaco di Cinisi - Noi continueremo a sostenere le famiglie che con forza stanno cercando la verità di una tragedia che ha colpito i paesi di Cinisi e Terrasini".
Cosa sia accaduto nella notte tra il 12 e 13 maggio, a nord-est di San Vito Lo Capo non è ancora chiaro. Per il legale delle famiglie, Aldo Ruffino, il Nuova Iside potrebbe essere stato speronato da un mezzo che non ha prestato soccorso. L'avvocato è in attesa dell'autorizzazione per poter procedere alla riesumazione della salma di Giuseppe Lo Iacono, per sottoporla all'autopsia per accertare le cause del decesso.