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Cronaca

Pirateria televisiva, 4 palermitani indagati per frode informatica

La Procura di Catania ha effettuato centinaia di perquisizioni con l'ausilio della polizia postale scovando un grosso giro di pirateria televisiva. Oltre 177 le persone sott'inchiesta o denunciate per "card-sharing"

Circa 200 perquisizioni sono state eseguite in 25 province italiane da agenti della polizia postale nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Catania contro il fenomeno di pirateria televisiva, denominato "card-sharing", che permette la visione a prezzi fuori mercato, su siti internet tramite un server 'pirata', di prodotti a pagamento delle pay-tv. Sono 177 le persone indagate e denunciate per frode informatica e violazione sul diritto d'autore, di cui 4 palermitani. Diciassette sono gestori di server e 160 i loro clienti che usufruivano del servizio.

Il meccanismo era legato a un collegamento online di un decoder che si 'agganciava', tramite il web, a un sito illegale che dietro il versamento di una cifra che oscillava tra i 100 e i 400 euro l'anno, permetteva di avere accesso a tutti i servizi a pagamento delle emittenti televisive satellitari o digitali. La complessa attività investigativa, svolta con il diretto coordinamento del servizio polizia delle comunicazioni, è stata sviluppata con l'ausilio di un'apposita piattaforma informatica, creata ad hoc dagli esperti della Polposta di Catania, in grado di svolgere un'analisi e monitoraggio della rete che ha consentito di individuare gli utenti coinvolti a vario titolo nelle attività illegali. Le città dove sono state eseguite le perquisizione, che hanno portato al sequestro di numerose apparecchiature hardware e di software in Sicilia, sono Agrigento (16 indagati), Catania (65), Enna (2), Messina (6), Palermo (4), Ragusa (9), Siracusa (11), Trapani (1). I gestori dei 'server' individuati in Sicilia si trovano a Catania (5), Palermo (2), Messina (1), Siracusa (1), Ragusa (2), Agrigento (1). (Fonte: Ansa)

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