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Cronaca

Pasticciere palermitano conquista New York coi suoi cannoli siciliani

La storia di Giacomo D’Alessandro, diventato così famoso da finire sul Wall Street Journal. Cinquantadue anni, ex guida turistica, negli Stati Uniti è stato ormai ribattezzato lo “scienziato dei cannoli”

La ricotta siciliana finisce sul Wall Street Journal. Il merito è del pasticcere che la utilizza per i suoi cannoli, il palermitano Giacomo D’Alessandro, che da oltre cinque anni vive e lavora a New York. Il “pastry chef” 52enne, ex guida turistica, ha inventato un metodo per far gustare la ricotta di pecora di San Biagio Platani ai newyorchesi, conservando il gusto autentico dei cannoli, da un capo all’altro capo del mondo.

“La ricotta di San Biagio è unica”, ha detto il pasticcere, che ha raccontato di mangiarla sempre quando da piccolo andava in campagna ad Agrigento. La scommessa del “pastry chef” palermitano è stata quella di esportare il cannolo siciliano “originale” all’estero, dal momento che si tratta di uno dei dolci generalmente più copiati e non sempre ben riusciti. Il suo segreto sta tutto nella freschezza della ricotta agrigentina: l’impasto viene preparato in Sicilia, poi viene congelato in pochi secondi con azoto liquido, per essere trasporta a temperature polari dentro a container in viaggio verso gli Stati Uniti. Segue un delicato processo di decongelamento per restituire la crema fresca come appena fatta.

Ribattezzato dal Wall Street Journal, lo “scienziato dei cannoli”, D’Alessandro fino a qualche anno fa gestiva un piccola pasticceria a Little Italy, che aveva chiamato “A’ Putia”. Adesso lavora in una cucina non aperta al pubblico ed è in attesa di aprire un nuovo locale a Soho, nel West Village, che dovrebbe essere inaugurato il prossimo marzo.

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