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Cronaca Partinico

Partinico, sequestrate aziende vinicole ad affiliato del clan Vitale

Le società appartengono a un 49enne, condannato nel 2009 in appello alla pena definitiva di sette anni per associazione mafiosa. Già l’anno scorso gli erano stati confiscati beni per vari milioni di euro

Due aziende vitivinicole di Partinico sono state sequestrate dalla polizia a un 49enne, ritenuto appartenente al clan dei Vitale. Il valore delle aziende ammonta a circa un milione e mezzo di euro. L'uomo – secondo quanto fanno sapere dalla Questura – è stato condannato nel 2009 in appello alla pena definitiva di sette anni per associazione mafiosa.

Il provvedimento di sequestro è stato emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale, che nel 2012 aveva già disposto per l'uomo la confisca di un patrimonio di vari milioni di euro, in parte riconducibile a sua moglie, e lo aveva sottoposto a tre anni di sorveglianza speciale.

“Da diverse intercettazioni – spiegano gli inquirenti - nell'abitazione di Maria Gallina, moglie del boss Leonardo Vitale, e dalle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Giuseppa Vitale, sorella di Leonardo, e Michele Seidita, erano emersi contatti tra il 49enne e l'allora latitante Giovanni Brusca. Poco dopo la sua scarcerazione, l'uomo era stato assunto dalla “San Domenico Vini srl”, azienda che il figlio diciannovenne Vito, senza alcuna risorsa economica, aveva aperto e che aveva già un volume d'affari superiore al milione e mezzo di euro”.

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