rotate-mobile
Cronaca Partinico

“Non si alzano le mani”, a Partinico assemblea cittadina per il senegalese picchiato

Iniziativa promossa da Cgil Palermo, dalla Camera del Lavoro di Partinico e da un cartello di associazioni in segno di solidarietà nei confronti di Dieng Khalifa, vittima di un'aggressione a sfondo razziale

“Non si alzano le mani”: è lo slogan dell'assemblea cittadina contro ogni razzismo e ogni violenza che si terrà domani alle 17,30 nella sala delle Capriate di Palazzo Carmelitani, a Partinico, in segno di solidarietà nei confronti di Dieng Khalifa, il lavoratore senegalese vittima di un'aggressione a sfondo razziale la scorsa settimana.

Senegalese di 19 anni picchiato dal branco: identificato secondo aggressore

L'assemblea, promossa da Cgil Palermo e dalla Camera del Lavoro di Partinico, e da un cartello di associazioni tra cui Arci, Sunia, Libera, Anpi, Legambiente, Auser, Centro Pio la Torre,  Arcidonna, Beatyc Beatyc, le Donne di Benin City, la Diocesi di Monreale, e alcune comunità che si occupano dell'accoglienza ai migranti sul territorio palermitano, è aperta  alla società civile, all'associazionismo laico e religioso,  a tutti coloro  che condividono i valori della democrazia e della non violenza.

Prima dell'iniziativa, il segretario generale della Cgil Palermo Enzo Campo si recherà a portare la solidarietà al lavoratore migrante. "Partiamo proprio dalla frase di Khalifa per dare il senso della nostra iniziativa di mobilitazione contro l'odio razziale  e le diseguaglianze e in difesa dei diritti di tutti i lavoratori - dice Campo -. Tutti i lavoratori hanno gli stessi diritti e pari dignità, anche  al lavoro dei migranti deve essere riconosciuto lo stesso valore. Khalifa ha raccontato che non ha reagito perché 'non alza le mani', come gli hanno insegnato gli educatori della comunità. Un messaggio di grande civiltà e rispetto che arriva da un cittadino migrante che è anche un  lavoratore a tutti gli effetti, preso a botte selvaggiamente e invitato a tornarsene nel suo paese. E' inaccettabile: oggi deve vivere sotto protezione. Non si può restare in silenzio, diciamo basta alle offese, ai pestaggi, allo sfruttamento nei confronti dei migranti, a queste aggressioni che alimentano l'odio e la xenofobia, che stanno pericolosamente  aumentando di giorno in giorno anche nelle nostre realtà – aggiunge Campo -  Fino a ieri a Borgetto è stata identificata una banda che sfruttava minori stranieri, facendoli lavorare per 12 ore al giorno. La Cgil continuerà a lottare contro le nuove forme di schiavitù che coinvolgono i cittadini meno tutelati come i migranti. Siamo pronti ad assumere ogni iniziativa e a mobilitarci in difesa di questi nostri nuovi cittadini”.


 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

“Non si alzano le mani”, a Partinico assemblea cittadina per il senegalese picchiato

PalermoToday è in caricamento