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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Partinico

Mafia, quattro arresti a Partinico Indagato un consigliere comunale

Colpita la rete del pizzo. Le ordinanze emesse nei confronti del boss Giovanni Vitale e dei suoi gregari: i fratelli Giovanni e Pietro Serra e Santino Lo Biundo. Il politico Pietro Di Trapani accusato di concorso esterno in associazione mafiosa

Operazione antimafia a Partinico. Alle prime luci dell’alba i carabinieri del gruppo di Monreale, a conclusione di una mirata attività investigativa, hanno arrestato quattro presunti esponenti del clan mafioso di Partinico. I militari hanno notificato le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip del Tribunale su richiesta della Direzione distrettuale antimafia del Procuratore aggiunto Antonio Ingoria e dai sostituti Francesco Del Bene e Dario Scaletta. I provvedimenti hanno raggiunto Giovanni Vitale, 29 anni, già detenuto per altri fatti e figlio del boss ergastolano Vito Vitale, Santino Lo Biundo, 24 anni, e i fratelli Giovanni e Pietro Serra, 27 anni e 21 anni, quest'ultimo pure lui già detenuto.

Mafia di Partinico, le foto degli arrestati

Inoltre nell'ambito dell'indagine, il consigliere comunale del Mpa di Partinico Pietro Di Trapani è stato raggiunto da un avviso di garanzia per concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo i magistrati della Dda di Palermo sarebbe stato "a disposizione" del clan mafioso di Partinico, retto ancora dal clan Vitale. Di Trapani, 67 anni, eletto nel 2008 nelle file del Pdl ma nel frattempo transitato nel Mpa di Raffaele Lombardo, è stato intercettato e pedinato per mesi. Da qui gli investigatori hanno scoperto che il politico "frequentava esponenti mafiosi" appartenenti al clan del boss Vito Vitale. "Di Trapani era a disposizione per le richieste più banali - spiegano gli inquirenti- faceva singoli favori ad esponenti mafiosi". Non solo. Di Trapani, sempre secondo l'accusa, sarebbe anche intervenuto, è ancora al vaglio a che titolo, ad una gara d'appalto per la realizzazione di un complesso immobiliare.

L’attività investigativa, durata circa un mese, che a portato agli arresti di stamattina è la naturale prosecuzione dell’attività denominata “The end”, che alla fine dello scorso anno ha consentito di trarre in arresto 23 persone ritenute affiliate al mandamento mafioso di Partinico. In particolare, nel corso della precedente indagine, si documentavano le escalation criminali di Leonardo Vitale e del fratello maggiore Giovanni, figli del noto boss ergastolano Vito, avvicendatisi alla guida del mandamento mafioso di Partinico tra la fine del 2008 e la fine del 2010.

Le nuove indagini, originate da una preoccupante situazione di fibrillazione nel territorio, a causa della recrudescenza degli episodi di danneggiamento con incendio che si sono verificati dal settembre al novembre 2010, hanno registrato in presa diretta l’evoluzione delle dinamiche interne del mandamento di Partinico, con l’affermazione della leadership di Giovanni Vitale che, avvalendosi del contributo dei fratelli Serra (Giovanni e Piero), e di Santino Lo Biundo, costituenti il “gruppo operativo”, ha intrapreso una strategia di rafforzamento della funzione di controllo del territorio mediante l’imposizione vessatoria del “pizzo”, non esitando ad usare la violenza, come nel caso dell’incendio ai danni dell’imprenditore Giuseppe Amato, sino a quel momento vicino all’organizzazione mafiosa.

 

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