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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Caccamo

Caccamo vince concorso nazionale della Cei: il progetto bio pollaio solidale diventa realtà

La parrocchia Ss. Annunziata si aggiudica 15 mila euro: alleverà 100 galline ovaiole siciliane le cui uova saranno vendute sul mercato locale e in parte donate a famiglie bisognose. La fattoria diventerà anche luogo di didattica e centro di inclusione

Il progetto “Bio Pollaio solidale”, una fattoria sociale per assistere persone e famiglie in difficoltà economica, della parrocchia Ss. Annunziata di Caccamo vince il premio del concorso nazionale Cei TuttixTutti e si aggiudica 15 mila euro. Ben 394 le parrocchie candidate valutate in base all’utilità sociale del progetto, alla possibilità di risolvere problematiche presenti nel tessuto sociale, alla capacità di dare risposta a bisogni della comunità di riferimento e l’eventuale creazione di nuovi posti di lavoro. Dieci i vincitori.

Il progetto “Bio Pollaio Solidale”

Una fattoria sociale dove verranno allevate 100 galline ovaiole siciliane, della specie autoctona delle Madonie, con la finalità di assistere famiglie e persone in difficoltà economica. Una parte della produzione sarà immessa sul mercato locale, per sostenere le spese vive relative al mangime per gli animali, mentre la restante parte sarà donata alle famiglie sostenute dalla parrocchia. Le galline, allevate a terra, saranno alimentate con mangimi certificati biologici, integrati da grano coltivato nel territorio di Caccamo e crusca acquistata da un antico mulino del paese. L’impianto sarà realizzato nei mesi invernali e la produzione sarà avviata in primavera. Diciottomila le uova previste in un anno, di queste 10 mila verranno vendute al pubblico (e alle 10 pasticcerie e ai sei ristoranti del paese) al prezzo di 0,30 euro ciascuna. Il ricavato sarà utilizzato per acquistare il mangime da somministrare agli animali e per le spese dell’acqua. Le rimanenti 8 mila uova saranno donate ai nuclei familiari assistiti dal Banco Alimentare di Caccamo e ai senzatetto della Missione di Speranza e Carità di Palermo.

Allevamento biologico, filiera corta e produzione a chilometro zero saranno i tratti distintivi della fattoria, promossa dal parroco Don Domenico Bartolone, che diventerà anche luogo di didattica per gli alunni delle scuole; centro di inclusione sociale per favorire la riabilitazione psicologica di soggetti affetti da dipendenze; sito di re-inserimento lavorativo e sociale per persone raggiunte da pene detentive alle quali lo Stato italiano concede la possibilità di espiazione attraverso programmi di “messa alla prova”, spazio di solidarietà verso il prossimo e di promozione dei valori della reciprocità, gratuità e mutuo aiuto. Un progetto articolato, dunque, reso possibile anche da un team di volontari che assicureranno le competenze professionali necessarie.


 

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