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Cronaca

Quel verde negato da 6 anni, bando per il Parco Cassarà: "Riapertura entro fine 2020?"

Via alle indagini ambientali, Orlando si è dichiarato possibilista su una conclusione rapida della vicenda: "Se, come crediamo, verrà riconosciuto che non vi sono più situazioni di rischio, contiamo finalmente di spalancare le porte della seconda area verde della città"

Da sei anni è chiuso per amianto ma la svolta positiva però potrebbe esser dietro l'angolo. Spiragli per il Parco Cassarà: pubblicato nelle scorse ore un bando per le indagini ambientali. "Se, come crediamo, le indagini riconosceranno che non vi sono più situazioni di rischio nell'area verde - dichiara il sindaco, Leoluca Orlando - contiamo che entro la fine dell'anno si possa finalmente riaprire al pubblico questa ampia porzione del parco, che ne copra circa il 60% della superficie".

La gara d’appalto è relativa all'affidamento del servizio relativo all'esecuzione delle “indagini ambientali preliminari nella 'Sub Area Verde' del parco". Importo di 161 mila euro. Le indagini ambientali sono finalizzate alla riapertura di una parte, circa il 55% del totale, del Parco Cassarà, la vasta area verde fra via Ernesto Basile e via Altofonte inaugurata nel 2011 e posta sotto sequestro nel 2014 a seguito del rinvenimento di sostanze inquinanti in superficie e, in alcune zone, anche nel sottosuolo.

Orlando si è dichiarato possibilista su una apertura entro pochi mesi. "Speriamo che la seconda area verde della città dopo la Favorita possa finalmente tornare a essere fruibile quanto prima - ha detto il sindaco -. Soprattutto in un momento come questo, offrire a tutti i cittadini spazi all'aria aperta fruibili in sicurezza è sempre più una priorità".

Dopo il sequestro da parte della Magistratura, l'area è stata suddivisa in tre zone in base al presunto rischio decrescente per gli
utenti: Rossa, Gialla e Verde. Sarà quest'ultima, estesa per circa il 65% del totale del parco e che si trova al confine con via Altofonte ad essere interessata da questo provvedimento. Qui si era già intervenuti con una pulizia manuale e meccanica di raccolta dei resti di amianto-cemento già fra il 2015 e il 2016, mentre altri interventi in superficie sono stati svolti nella cosiddetta "area gialla".

Con la gara saranno effettuate 12 indagini sulla qualità del sottosuolo: dei "carotaggi" e successive analisi permetteranno di stabilire se vi siano sostanze inquinanti o se siano invece rispettati tutti i parametri di salubrità di legge e si possa quindi procedere alla riapertura.
Una prima gara era stata bandita nel 2018 ma lo stesso bando era stato ritirato in autotutela. Questa volta la gara sarà svolta sul mercato elettronico ed entro fine giugno si conoscerà la ditta vincitrice che avrà 90 giorni di tempo per il lavori. All'interno dell'oasi urbana, dedicata a Ninni Cassarà, commissario della polizia e vicequestore aggiunto presso la Questura di Palermo brutalmente ucciso dalla mafia nel 1985, si trovano un laghetto, diversi piccoli parco giochi e una pista di pattinaggio. 

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