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Cronaca

"L'amore è più forte dell'odio", il saluto di Papa Francesco ai siciliani

Al termine dell'Angelus il Pontefice ha voluto ricordare le ore trascorse a Piazza Armerina e Palermo. Nelle sue parole un ringraziamento per l'accoglienza ricevuta e, ancora una volta, il ricordo del sacrificio di Padre Puglisi

Mentre Palermo torna alla normalità e migliaia di fedeli hanno ancora negli occhi le immagini dell'intesa giornata di ieri con la presenza di Papa Francesco, il Santo Padre si è rivolto ancora una volta ai siciliani. Lo ha fatto al termine dell'Angelus. "Ieri mi sono recato a Piazza Armerina e Palermo in occasione del 25esimo anniversario della morte del beato Pino Puglisi", ha detto chiedendo alla folla di piazza San Pietro un applauso per il sacerdote martire della mafia.

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"Ringrazio di cuore le Autorità civili ed ecclesiastiche e tutte le persone che hanno contribuito a rendere possibile questo viaggio. Ringrazio i bravi piloti dell’aereo e dell’elicottero. Ringrazio in particolare i cari vescovi Rosario Gisana e Corrado Lorefice per il loro eccellente servizio pastorale. Ringrazio i giovani, le famiglie e tutto il meraviglioso popolo di questa bellissima terra di Sicilia, per la loro calorosa accoglienza. L’esempio e la testimonianza di don Puglisi continuino ad illuminare tutti noi e a darci conferma che il bene è più forte del male, l’amore è più forte dell’odio. Il Signore benedica voi siciliani e la vostra terra! Un applauso ai siciliani!"

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La giornata siciliana di Papa Francesco è stata intensa e fitta di impegni. Dopo Piazza Armerina, è giunto a Palermo dove ha celebrato la Messa al Foro Italico. Poi il pranzo consumato alla Missione Speranza e Carità del missionario laico di Biagio Conte. Nel pomeriggio l'incontro con il clero e infine quello con i giovani al Politeama. Sulla strada dell'aeroporto, poi, il piccolo strappo al protocollo: la richiesta di fermare l'auto ai piedi della stele che ricorda le vittime della strage di Capaci del 1992. 

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