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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Ucciso per essersi opposto alla mafia, Palermo ricorda Paolo Giaccone

Al Policlinico la cerimonia di commemorazione del professore, allora direttore dell'istituto di Medicina legale, ucciso l’11 agosto 1982 per essersi rifiutato di falsificare una perizia. Il sindaco Orlando: "Riferimento etico e professionale da non dimenticare"

Si è svolta questa mattina la commemorazione di Paolo Giaccone, ucciso l’11 agosto 1982 dalla mafia per essersi rifiutato di falsificare una perizia. La cerimonia si è tenuta nei pressi dell’Istituto di Medicina legale dell’Università, al Policlinico, davanti al cippo eretto in suo onore. Per il Comune di Palermo era presente il vicesindaco Fabio Giambrone.

Giaccone ucciso 39 anni fa: "Il suo no ai boss emblema di legalità da studiare a scuola"

"Paolo Giaccone - ha detto il vicesindaco Fabio Giambrone - ha rappresentato e rappresenta un riferimento per tutti, espressione della migliore esperienza accademica. Non si è mai piegato alla mafia e al malaffare, e ha saputo tenere alta la dimensione etica di una professione delicata e fondamentale a supporto della magistratura e per la ricerca della verità e giustizia".

"Paolo Giaccone - ha sottolineato il sindaco Leoluca Orlando - è un punto di riferimento etico e professionale che non dev'essere dimenticato. In un tempo difficile nel quale la mafia condizionava le istituzioni e mortificava le dignità professionali, Giaccone con grande coraggio e senso del dovere non si piegò alle richieste dei boss di Cosa nostra. A distanza di 39 anni dalla sua uccisione, il suo rispetto per la legalità e per il proprio lavoro lascia un segno indelebile specialmente nei tanti studenti di Medicina che ne seguono l'esempio". 

"Adempiere al proprio dovere fino in fondo non è solo un indicatore di alto valore morale, caratteristica che la vita di Paolo Giaccone ha sempre espresso a pieno. È anche un segno importante di chi ha sempre creduto nel vero significato dell’espressione senso di appartenenza. È facendo leva su questo presupposto e da questo esempio che penso sia giusto partire per pensare al rilancio del nostro Policlinico", ha sottolineato il commissario straordinario del Policlinico Alessandro Caltagirone.

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