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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Politeama / Via Emerico Amari

Traffico e soste selvagge, Palermo città dello smog: "In via Amari un autobus ogni 570 auto"

Caos da bollino rosso con picchi da record davanti al porto. E' la fotografia scattata dal Treno Verde, la campagna di Legambiente: "Le navi da crociera contribuiscono in maniera rilevante all'inquinamento atmosferico a causa di motori alimentati da olio combustibile pesante"

Ingorghi, soste selvagge e traffico da bollino rosso con picchi di smog registrati in alcune zone della città e, soprattutto, al porto. E' la fotografia di Palermo scattata dal Treno Verde, la campagna di Legambiente e del Gruppo Ferrovie dello Stato italiane, con il patrocinio del ministero dell'Ambiente, che da Palermo ha ripreso il suo tour sui binari d'Italia per disegnare un  futuro con mobilità a zero emissioni.

Al centro del viaggio c'è come sempre l'attività di monitoraggio della qualità dell'aria, realizzata  grazie al progetto di Citizen Science di Legambiente volontari per natura, con l'obiettivo di valutare l'esposizione all'inquinamento atmosferico, spesso inconsapevole, a cui i cittadini sono sottoposti quotidianamente.

Il monitoraggio è stato realizzato nelle giornate del 15 e 16 gennaio scorso in otto punti 'critici' della città, dove sono state portate avanti misurazioni hot spot di un'ora delle polveri sottili (Pm10), con particolare attenzione ai picchi di inquinanti registrati. "Anche se, in media, i valori di polveri sottili restano per lo più contenuti nei limiti stabiliti dalla normativa - spiegano da Legambiente - occorre attivare al più presto politiche di mobilità urbana per disincentivare l'uso delle auto private e tutelare così la salute dei  cittadini". La situazione più critica è quella registrata all'entrata del porto su via Francesco Crispi, dove i valori di polveri sottili registrati sono stati di 59,4µg/mc (µg/mc: microgrammi su metro cubo). Qui si sono registrati anche i picchi più elevati: per qualche minuto si sono raggiunti i 143µg/mc e in altri momenti i valori sono arrivati anche intorno ai 120 µg/m.

Su via Maqueda (area pedonale), invece, la media oraria è stata di 17,1µg/mc; nell'area di Cala di fronte al porticciolo la media è stata di 21,3µg/mc; al Ponte Giafar di 29,5µg/mc. All'Istituto magistrale Finocchiaro la media oraria è stata di 39,1µg/mc, con un picco che ha raggiunto i 60µg/mc tra le 8 e le 8.05, cioè in corrispondenza dell'entrata a scuola degli studenti. Nella zona del Tribunale in piazza Vittorio Emanuale Orlando invece la media è stata di 26,4µg/mc, con un picco di 51µg/mc in almeno quattro occasioni durante l'ora serale di campionamento (tra le 19 e le 20). Infine in piazza Indipendenza è stata registrata una media di 11,7µg/mc e di fronte la Stazione Centrale di 9,9µg/mc.

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"L'inquinamento atmosferico continua a essere un'emergenza costante  nel nostro Paese - dice Katiuscia Eroe, portavoce del Treno Verde -, ma viene ancora affrontata in maniera disomogenea ed estemporanea, mentre occorre costruire concretamente l'uscita dalla mobilità inquinante, per contrastare i cambiamenti climatici, ridurre lo smog e rendere più vivibili le nostre città. Anche i nostri monitoraggi a Palermo, seppur con risultati sicuramente non allarmanti,  sottolineano, però, come nell'arco della giornata siano i cittadini a pagare inconsapevolmente il prezzo più alto in termini di qualità dell'aria che respirano, con disagi e rischi per la salute".

I trasporti stradali, ricorda Legambiente, costituiscono una delle principali fonti di emissioni di inquinanti atmosferici nelle aree urbane. E che a Palermo l'automobile privata sia ancora incontrastata padrona dello spazio urbano lo dimostrano anche i dati del monitoraggio svolto dai volontari di Legambiente in tre zone della città (corso Amedeo, via Amari, piazza Indipendenza). La rilevazione - della durata di due ore in ogni punto di osservazione - ha permesso di contare in media il passaggio di una bici ogni 92 automobili (con punte in corso Alberto Amedeo di una bici ogni 157 automobili) e di un autobus ogni 175 auto (si arriva ad un autobus ogni 570 automobili in via Emerico Amari). Nel complesso dei tre punti monitorati, in un minuto, sono state conteggiate, in media, oltre 122 automobili, poco più di una bici (1,3) e meno di un autobus (0,7).

"Nelle città portuali come Palermo, inoltre, le navi, specie quelle da crociera, contribuiscono in maniera rilevante all'inquinamento atmosferico a causa di motori alimentati da olio combustibile pesante  (HFO) - spiegano da Legambiente - che emettono anidride solforosa in misura fino a 3.500 volte superiore a quella dei motori delle  automobili e producono emissioni pari a quelle prodotte da migliaia di auto ferme al semaforo con motore acceso per 10-12 ore. E' necessario che vengano applicate con rigore le norme previste in particolare per quanto riguarda il tenore di zolfo dei combustibili per uso marino".

Da quanto ci risulta - conclude Gianfranco Zanna,  presidente di Legambiente Sicilia - le navi non hanno introdotto dei  metodi di riduzione delle emissioni climalteranti e cancerogene  prodotte dai loro motori e per questo abbiamo chiesto alle Autorità portuali e alle Capitanerie di Porto siciliane di vigilare ed  effettuare approfonditi controlli su questi combustibili nonché di  procedere in tempi brevi l'elettrificazione degli ormeggi. Contestualmente chiederemo all'Arpa e ai sindaci delle città portuali siciliane di installare centraline di monitoraggio fisse e mobili per  rilevare in particolare il biossido di zolfo".

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