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Cronaca

Palermo da due anni senza ippodromo, i ladri di rame ne approfittano

Fallito il bando di affidamento ai privati: e i sindacati adesso esprimono preoccupazione per lo stato di degrado in cui versa l'impianto che di recente ha subito un imponente furto di rame dell'impianto di illuminazione

L'Slc Cgil esprime preoccupazione per il futuro dell'Ippodromo di Palermo, dopo il fallimento del bando di affidamento ai privati, e chiede un urgente incontro all'amministrazione comunale. "Sappiamo che il Comune sta lavorando a un secondo bando, sul cui merito non vogliamo esprimerci. Quello che raccomandiamo è trasparenza nella stesura, per tempi celeri e la rassicurazione che i lavoratori, che hanno esaurito gli ammortizzatori e sono in mezzo a una strada, a reddito zero, restino al loro posto – dichiara il segretario generale Slc Cgil Palermo Maurizio Rosso -. Sono passati due anni dalla chiusura di questo luogo straordinario  di interesse culturale, ludico ed economico e non possiamo aspettare oltre che l'impianto venga restituito alla città e ai lavoratori, arricchito di tutte quelle attività che, come avviene in tutti gli ippodromi del mondo, da tempo l'Slc sostiene possano creare valore aggiunto, come sfilate di moda, retrospettive cinematografiche e  teatrale e altre occasioni sportive e culturali".

“All'amministrazione comunale, e al sindaco in prima persona, chiediamo tempi certi. Basta con questo rimando a tempi oscuri e imprecisi – aggiunge Rosso -. Il Teatro Massimo è stato chiuso per 25 anni. Non vorremmo si ripresentassero di nuovo i fantasmi che la città ha già conosciuto, col rischio che anche l'impianto per l'ippica venga accomunato ad altre infrastrutture sportive e culturali che giacciono da tempo dimenticate. Tutto ciò va scongiurato”.

L'Slc esprime anche preoccupazione per lo stato di degrado in cui versa l'Ippodromo de La Favorita, che di recente ha subito un imponente furto di rame dell'impianto di illuminazione. "L'Ippodromo – prosegue il segretario Slc Cgil Palermo - sembra già adesso avviato verso un destino di totale abbandono. Come è stato possibile rubare 5 chilometri di rame, con un furto, dal danno di circa 200 mila euro, per il quale occorrono giornate intere, non certo dieci minuti? Ci sembra  preoccupante che l'amministrazione comunale,  attenta ai luoghi della città,  possa lasciare in balia degli eventi un bene tanto prezioso".

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