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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

“Flirt virtuali” di moda a Palermo: 9 divorzi su 10 per colpa di Facebook

Il dato è emerso nel corso dell'assemblea dell'Aiaf (Associazione italiana degli avvocati per la famiglia e i minori). Sotto accusa chat e messaggi privati dei social network "che stampati fanno prova in tribunale"

Maledetto il giorno che… ho accettato l’amicizia. A Palermo nove cause di separazione o divorzio sono causate da Facebook. Il dato è emerso nel corso dell'assemblea dell'Aiaf (Associazione italiana degli avvocati per la famiglia e i minori), che ha riunito nel capoluogo i propri delegati. Pare che ormai a causare la maggior parti delle liti tra marito e moglie siano le “scappatelle virtuali” effettuate grazie alle chat o ai messaggi privati dei social network.

“Per la mia esperienza, ormai il 99% delle separazioni e dei divorzi arriva perchè il marito o la moglie, il compagno o la compagna, scoprono che il proprio partner chatta, ha una relazione virtuale, o ne scoprono una reale tramite internet - racconta all'Italpress l'avvocato Antonella Arcoleo - Ormai esiste un mondo virtuale che cammina parallelamente a quello reale. Con Facebook è tutto stampabile, spesso si presentano allo studio donne con malloppi alti così di chat e messaggi. E questo ovviamente - prosegue - fa prova in Tribunale".

Ma capita però che a volte le separazioni non vengono accettate, specie quando ci sono di mezzo i figli. Iniziano pedinamenti, messaggi, telefonate continue. E questo si chiama stalking. Un reato che "va più di moda", sottolinea la Arcoleo. "Se da un lato ha tutelato le donne, dall'altro ha creato una sorta di eccessivo vittimismo. Molte volte chi dice di essere vittima di stalking è uno stalker a sua volta: io ricevo l'sms, ma ti rispondo. E innesco un botta e risposta in cui è difficile capire chi perseguita l'altra. Chi ha iniziato tra i due? Chi e' la vittima?". Eppure le misure previste, che vanno dall'allontamento al carcere, "rischiano di intaccare per sempre la serenità familiare", specialmente "se ci sono di mezzo i bambini, che rischiano di non avere più contatto con il padre o la madre".
 

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