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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Palermo-Agrigento, lavori a rilento. Regione e sindaci: "Svolta entro due mesi o rescissione"

Ultimatum all'Anas e alla Cmc. "I progressi nell’immediato dovranno concentrarsi soprattutto nel tratto del viadotto Scorciavacche, inutilizzabile dal 2014". I sindacati: "Noi non coinvolti, lavoratori penalizzati"

E' una sorta di ultimatum quello lanciato dalla Regione e da una rappresentanza di sindaci all'Anas e alla Cmc nel tentativo di dare un'accelerata ai lavori sulla Palermo-Agrigento. Al campo base di Villafrati (Palermo), si è svolto un vertice convocato dagli assessori regionali alle Infrastrutture, Marco Falcone, e al Territorio e all'Ambiente, Toto Cordaro, per fare il punto sullo sviluppo delle opere di ammodernamento della strada a scorrimento veloce che collega il capoluogo alla città dei Templi.

Presenti i tecnici di Anas, guidati dal responsabile per la Struttura territoriale Sicilia Raffaele Celia e dal dirigente area Nuove opere Sicilia Luigi Mupo, e i tecnici del contraente generale Cmc. Sono intervenuti anche i sindaci e commissari dei Comuni di Ciminna, Baucina, Lercara, Vicari, Mezzojuso, Cefalà Diana, Villafrati, Campofelice di Fitalia, Castronovo di Sicilia, Roccapalumba, Bolognetta. Gli esponenti del governo Musumeci, accompagnati da Anas e Cmc, hanno poi condotto un lungo sopralluogo sui diversi fronti di cantiere aperti lungo la Palermo-Agrigento (tratti Ss 121 e Ss 189 fra Villafrati, Vicari e bivio Manganaro). 

"Dopo il lungo approfondimento e il confronto che abbiamo avviato già da novembre con un vertice a Cefalà Diana, l’impegno che Anas assume oggi - affermano gli assessori Cordaro e Falcone - è quello di compiere una svolta effettiva nelle lavorazioni entro i prossimi due mesi. Qualche miglioramento c’è, ma è difficile potersi ancora ritenere soddisfatti. I progressi nell’immediato dovranno concentrarsi soprattutto nel tratto del viadotto Scorciavacche, inutilizzabile dal 2014, per riconnettere una viabilità resa disagevole e insicura dal prolungarsi all’infinito dei cantieri. Ci rivedremo sul posto, assieme ai sindaci, per tirare le somme. Nel caso il contraente generale non dovesse riuscire a invertire la tendenza neanche stavolta, la Regione - concludono gli assessori - chiederà ad Anas di procedere alla rescissione del contratto".

Sulla vicenda però intervengono anche i sindacati. "Siamo esterrefatti dalla notizia appena appresa di un incontro che si è svolto oggi sulla Palermo-Agrigento, che ha coinvolto i sindaci del comprensorio, gli assessori Falcone e Cordaro, di Infrastrutture e Territorio ambiente. Da mesi chiediamo un confronto con le istituzioni per avere chiarimenti rispetto alle decisioni che interessano l'opera della Palermo-Agrigento - dichiarano i segretari generali di Fillea Cgil Palermo, Filca Cisl Palermo Trapani e Feneal Uil Tirrenica Messina Palermo Piero Ceraulo, Francesco Danese e Pasquale De Vardo -. Non coinvolgendo le organizzazioni sindacali non si è tenuto conto delle ricadute eventuali occupazionali e sull'opera causate da una eventuale rescissione in danno del contratto d'appalto intimata dal governo regionale. Piuttosto che chiedere la rescissione in danno, la Regione deve chiedere ad Anas di velocizzare l'approvazione della variante progettuale che, come più volte precisato, libererebbe delle risorse e darebbe un'iniezione di liquidità al cantiere. Questo metterebbe sia la Bolognetta scarl che le ditte affidatarie in un percorso più veloce nella realizzazione delle opere”.

Fillea, Filca e Feneal, a questo punto, chiedono un incontro con tutti i soggetti. 2Oltre ai cittadini del territorio – aggiungono Ceraulo , danese e De Vardo - i lavoratori del cantiere sono quelli che da tre anni soffrono di più perchè una sessantina di operai si trova ancora in cassa integrazione e non sono stati ancora oggi rioccupati nell'opera".

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