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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Buche e frane sulla Palermo-Agrigento, strada occupata per protesta

"Se per passare dobbiamo volare, gli elicotteri dovete comprare": è solo uno degli striscioni esibiti durante il "presidio" della strada statale 189. In centinaia hanno letteralmente invaso le due carreggiate

"Lasciate ogni speranza a voi che passate". "No strada, non parti". "Se per passare dobbiamo volare, gli elicotteri dovete comprare". Alzando al cielo gli striscioni con queste scritte, ieri è stata "occupata" la strada statale 189, la Agrigento-Palermo. Una protesta che è durata per poco meno di due ore e che s'è conclusa senza creare disordini o problemi alla circolazione stradale. 

Gruppi di giovani si sono seduti sull'asfalto. Centinaia, invece, coloro che hanno letteralmente invaso le due carreggiate della statale 189. Carabinieri, agenti della polizia municipale e della polizia Stradale hanno fatto in modo di assicurare la circolazione stradale, deviando i mezzi in transito. A protestare, al bivio Tumarrano, sono stati gli abitanti, gli amministratori, i politici di Cammarata, San Giovanni Gemini e Santo Stefano Quisquina. Hanno chiesto, ed a gran voce, "interventi immediati per la provinciale 26". Era stata annunciata, dai cittadini dei Comuni montani dell'Agrigentino, anche la presenza del prefetto di Agrigento Nicola Diomede. Ma Diomede non è stato presente. 

La provinciale 26 è un'arteria che collega i Comuni di tre province: Agrigento, Caltanissetta e Palermo con la statale 189, la Agrigento-Palermo. I cittadini dei Comuni montani sono stanchi di dover accettare e sopportare una viabilità compromessa e pericolosissima. La provinciale 26 è piena di buche, avvallamenti, dissesti e frane. Gli abitanti di Cammarata e San Giovanni Gemini rischiano, di fatto, di rimanere isolati.   

Alla giornata hanno preso parte diversi sindaci dei comuni limitrofi, ma a fare da aprifila, sono stati i primi cittadini di San Giovanni Gemini e Cammarata. Rispettivamente Carmeno Panepinto e Vincenzo Giambrone. La “manifestazione” ha visto anche sfilare gruppi di giovanissimi. Poi, un Consiglio comunale all’aria aperta: "Ringrazio chi oggi è qui – ha detto Panepinto – oggi si va a sancire più che altro, quella che è la sconfitta della politica. Oggi – ha detto il sindaco di Cammarata – hanno vinto i cittadini”. 

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