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Il rapporto

Palermo si svuota tra partenze, poche nascite e aumento dei morti: in un anno diecimila abitanti in meno

I dati emergono dall'ultima edizione del Repertorio Statistico del Comune, appena pubblicato. Dal picco dei 702 mila residenti del 1981 si è arrivati ai quasi 638 mila alla fine del 2020

Quasi 10 mila abitanti - 9.537 per l'esattezza - persi nell'anno dell'inizio della pandemia di Covid. Ma Palermo, tra partenze, nati al minimo e decessi in rialzo, si svuota ormai da parecchio tempo. Dal 2011 la diminuzione è di 19.676 abitanti. E' quanto emerge dai dati dell’edizione 2020 del Repertorio Statistico del Comune di Palermo, appena pubblicato.

Persi quasi 65 mila abitanti dal 1981

Nel capoluogo siciliano, al 31 dicembre 2020, sono state censite 637.885 persone, di cui 303.848 maschi e 334.037 femmine. Questi dati confermano il trend decrescente del numero di persone residenti a Palermo che si registra già da diversi
anni. Osservando i dati riferiti ai censimenti passati, si può notare come il picco sia stato raggiunto nel 1981, con quasi 702 mila persone residenti, che 10 anni dopo si sono ridotte a quasi 699 mila unità, per poi flettere a 686.722 residenti nel 2001 e - infine - a 657.561 residenti nel 2011, 647.422 nel 2019 e 637.885, appunto, nel 2020. I risultati del censimento confermano Palermo come la quinta città italiana per dimensione demografica, dopo Roma, Milano, Napoli e Torino, e prima di Genova.

Nascite ai minimi degli ultimi 50 anni, morti in aumento del 12,4% tra 2019 e 2020

Con riferimento al movimento naturale della popolazione, nel corso del 2020 si sono registrati 5.163 nati, in diminuzione di 331 unità (-6,0%) rispetto al 2019. Il numero dei nati si conferma pertanto ai minimi degli ultimi 50 anni. Le nascite di sesso maschile sono state 2.639, in diminuzione del 6,9% rispetto al 2019, mentre quelle di sesso femminile 2.524, in diminuzione del 5,1%. Il numero dei decessi nel 2020 è sensibilmente cresciuto rispetto al 2019, anche a causa dell’elevato numero di
decessi provocato dalla pandemia da Covid-19. Nel 2020 si sono registrati 7.306 decessi, in crescita del 12,4% rispetto
al 2019. I morti di sesso maschile sono stati 3.548, in aumento del 21,5% rispetto al 2019, mentre quelli di sesso
femminile 3.758, in aumento del 4,9% rispetto al 2019. La serie storica a partire dal 1980 del numero di nati e di morti fa registrare un trend crescente del numero di morti (+28,2% dal 1980 al 2020), ed un trend fortemente decrescente del numero dei nati (-60,1% dal 1980 al 2020). Fra le principali cause di morte del 2020, primeggiano – come negli anni passati – quelle legate a malattie del sistema circolatorio (27,8% del totale dei decessi) e ai tumori (22,1% del totale dei decessi), mentre sono cresciute quelle legate a malattie dell’apparato respiratorio (17,9% del totale dei decessi, mentre l’anno prima erano al 14,1%).

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