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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Palermitani assaltano villa, notte da incubo: "Io e mio marito immobilizzati, hanno rubato tutto"

La polizia trapanese sta indagando su un violento raid ad opera di quattro uomini che è avvenuto a Erice nella villetta di due coniugi. Il racconto delle vittime a Tp24: "Sono sbucati all'improvviso in camera da letto vestiti di scuro con un passamontagna, avevano accento palermitano"

La polizia trapanese sta indagando su un violento raid ad opera di banditi palermitani che è avvenuto a Erice tre notti fa nella villetta di due coiniugi. Nel mirino Renato Salone, ex primario, chirurgo in pensione, e la moglie, in servizio nel reparto di ginecologia dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani. In azione un commando di professionisti. A detta delle vittime si tratta di quattro palermitani. In corso le indagini.

C'è un particolare da considerare: allarme e telecamere erano staccati a causa di alcuni lavori nella villetta. Probabilmente i rapinatori lo sapevano: la porta blindata è rimasta intatta. I quattro sono entrati dalla veranda del primo piano. Indossavano guanti e passamontagna. Consistente il bottino, fatto di preziosi e gioielli.

Questo il racconto della moglie di Renato Salone, al giornale locale Tp24.it: "Mi sono vista entrare in camera da letto quattro persone vestite di scuro con passamontagna, luce alla fronte e guanti, hanno immobilizzato sia me che mio marito. Ho detto che mio marito è cardiopatico e hanno risposto con accento palermitano che dovevamo stare tranquilli e che non avrebbero fatto nulla se davamo quello che volevano".

Marito e moglie sono rimasti ostaggio dei rapinatori nella loro casa a Casa Santa Erice. Nonostante lo shock sono rimasti illesi. A Tp24.it anche i racconto del figlio della coppia: "Avevano un accento palermitano, hanno legato la mamma con delle fascette e l’hanno narcotizzata a quanto pare con dell’etere, mio padre, invece, con la pistola puntata. Per circa tre ore  hanno tenuto i miei genitori in ostaggio dentro casa. Mio papà si è rifiutato di aprire la cassaforte e loro, molto attrezzati, - continua Salone - hanno tagliato il muro che separa dal caveau blindato e poi si sono dati da fare con un disco e hanno tagliato l’acciaio della cassaforte e si sono presi tutti gli affetti e i sacrifici di una vita dei miei genitori".

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