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Cronaca

Forzinetti: “Ottava Circoscrizione nel caos, il presidente si dimetta”

Il capogruppo di Unione Democratica per il decentramento: "Presidenza sorda alle esigenze dei consiglieri e dell’intera circoscrizione"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

“L’Ottava Circoscrizione è praticamente bloccata da diversi mesi. Sono presenti all’ordine del giorno atti ispettivi in attesa di essere esaminati da oltre un anno, mozioni approvate in consiglio e mai inviate agli uffici competenti e inoltre le interrogazioni presentate alla presidenza non hanno mai avuto risposta”. Ad affermarlo il capogruppo di Unione Democratica per il decentramento Giuliano Forzinetti.

“ La situazione è diventata insostenibile, non riusciamo ad essere incisivi sul territorio e a dare risposte ai cittadini. Insieme agli altri capigruppo abbiamo consigliato al presidente di aumentare il numero delle sedute convocate, rinunciando al relativo compenso ma non ho ricevuto riscontro. Ho proposto anche di accantonare in maniera momentanea l’analisi delle funzioni propositive presentate alle varie commissioni in modo da poterci concentrare maggiormente sull’attività del consiglio per smaltire la mole di lavoro arretrata, ma la Presidenza si è dimostrata sorda alle esigenze dei consiglieri e dell’intera circoscrizione” continua Forzinetti.

Il presidente della terza Commissione Permanente dell’Ottava  Circoscrizione aggiunge: “Gli atti e le richieste dei consiglieri non vengono seguiti con la stessa attenzione di quelle della presidenza. Siamo all’oscuro di tutte le manifestazioni e le attività che interessano la circoscrizione. Quando siamo informati di qualcosa, ciò avviene tramite una mail, spedita la sera prima dell’evento. La circoscrizione non può essere gestita come un’azienda privata. Il presidente non può attuare una propria discrezionalità nel mandare avanti le note e le richieste dei consiglieri; che non rappresentano interessi personali, bensì le richieste dei cittadini.Siamo stati eletti per dare risposte, seppur piccole, ai cittadini, ma se non siamo in grado di rispettare i compiti e gli impegni che derivano dal nostro mandato non ha senso continuare a ricoprire questa carica, tanto vale dimettersi e andare al voto o commissariare la circoscrizione”.

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