L'Ipotermia terapeutica neonatale sbarca all'Ingrassia, attivato per la prima volta il trattamento contro l'asfissia
Sono già due i piccoli pazienti siciliani che ne hanno potuto usufruire con successo: adesso verranno inseriti n un percorso di follow-up multidisciplinare per valutare lo sviluppo neuropsicomotorio nel corso dei primi anni di vita
Da oggi l'Ingrassia ha uno strumento un più per trattare i neonati che, a causa di ipossia ischemica, possono andare incontro a morte o sopravvivere con disabilità neurologiche. Nell'ospedale è entrata in funzione l’ipotermia terapeutica neonatale e sono già due i piccoli pazienti accolti nel reparto che ne hanno potuto usufruire con successo, grazie anche al contributo di diverse competenze professionali presenti all’Asp, e in particolare della Radiodiagnostica, del servizio di Neuropsichiatria Infantile e di Neurofisiologia.
“Il trattamento, chiamato anche baby cooling – spiega Vincenzo Duca, direttore della Terapia intensiva neonatale – è stato finora offerto da altre strutture sanitarie cittadine, alle quali si è aggiunto adesso anche il nostro ospedale". I due neonati verranno inseriti adesso in un percorso di follow-up multidisciplinare per valutare lo sviluppo neuropsicomotorio nel corso dei primi anni di vita.
“L’ospedale Ingrassia si conferma punto di riferimento per molteplici attività – ha sottolineato il direttore generale dell’Azienda sanitaria del capoluogo, Daniela Faraoni – le alte professionalità presenti all’interno dell’organizzazione sono garanzia di efficienza e qualità delle prestazioni, confermate di recente anche dall’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, ndr) nel suo consueto report annuale. Agli operatori della Terapia intensiva neonatale e a tutte le professionalità che sono intervenute, dimostrando tra l’altro grande spirito di integrazione, va il ringraziamento per l’eccellente lavoro offerto alla comunità”.