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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Meno radiazioni e immagini più precise: all'ospedale Ingrassia in funzione nuovo angiografo

L’apparecchiatura è stata installata nell’Unità Operativa Semplice di Cardiologia Interventistica e Vascolare e consente anche di condurre studi strutturali delle patologie cardiache e vascolari periferiche

L’ospedale Ingrassia ha da oggi un nuovo angiografo digitale di ultimissima generazione. L’apparecchiatura, installata nell’Unità Operativa Semplice di Cardiologia Interventistica e Vascolare, oltre alla diagnosi e terapia della patologia coronarica (già riconosciuta come centro di eccellenza), consente di condurre studi strutturali delle patologie cardiache e vascolari periferiche,  con risoluzione e accuratezza diagnostica elevata.

"L’epidemia in corso non frena e non limita il processo di miglioramento dell’offerta sanitaria anche attraverso il potenziamento e l’arricchimento della dotazione tecnologica delle strutture – sottolinea il direttore generale dell’Asp, Daniela Faraoni – il nuovo angiografo a disposizione della Cardiologia interventistica dell’ospedale Ingrassia rappresenta, inoltre, un investimento sulle professionalità e sull’alto profilo delle prestazioni che vengono erogate nel nosocomio che, durante tutto il periodo della pandemia, è stato una certezza nel panorama dei bisogni sanitari ‘non covid” di tutta la provincia di Palermo".

L’attività dell’emodinamica (U.O.S. di Cardiologia Interventistica e Vascolare, guidata da Sergio Cannizzaro, -  e composta da Daniele Pieri, Antonio Rubino, Arcangelo Giamporcaro, Debora Cangemi, Marianna Rubino e Mirko Luparelli con il supporto prezioso di infermieri e Oss) è stata di recente implementata con nuove procedure salvavita, interventi complessi (angioplastiche) anche nel distretto vascolare periferico (arterie carotide e femorali) e chiusure di difetti intracardiaci (interatriali e forame ovale).

Nel 2020 sono state, finora, 335 le procedure di angioplastica e 690 le coronarografie, oltre a 16 angioplastica periferiche (PTA), 3 PTA carotide, 7 occlusioni auricolare, 7 chiusure di formare ovale (PFO) e una plastica mitralica, mentre il Laboratorio di elettrostimolazione ha impiantato 230 pacemaker.

"La cardiologia dell’ospedale Ingrassia non si è mai fermata durante tutto il periodo della pandemia registrando, finora 1.007 ricoveri – dice il direttore dell’Uoc di Cardiologia, Sergio Fasullo -  grazie al supporto della direzione aziendale, disponiamo di una Unità di Cardiologia Interventistica altamente qualificata. Oggi più che mai con la disponibilità di un angiografo di ultima generazione, che propone una vasta gamma di interventi sul sistema cardiovascolare e con tecnologie avanzate, la struttura è realmente un punto di riferimento cittadino”.

Il direttore del dipartimento di Diagnostica per Immagini dell’Asp, Elio Bennici, responsabile dell’impianto radiologico (R.I.R.) spiega come sia “Notevole il vantaggio dell’uso clinico e gestionale del nuovo angiografo. L’apparecchio realizza un significativo contenimento della dose radiante erogata, con evidenti benefici per la radioprotezione dei pazienti e del personale esposto, e, elemento non di secondaria importanza, permette una riduzione della somministrazione di mezzo di contrasto intravenoso”. 

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