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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Niente soldi da Roma per la Gesip, scatta la protesta dei lavoratori

Il Governo ha comunicato che non verrà erogata la seconda tranche da 5 milioni dei fondi accordati a maggio. Si rischia il licenziamento collettivo dei dipendenti. Manifestazioni già nella notte

Niente soldi da Roma per la Gesip. La  proroga al contratto di servizio tra la società e il Comune  scade oggi e per consentire la prosecuzione delle attività  almeno per altri 20 giorni, il governo nazionale doveva sbloccare la seconda tranche da 5 milioni di euro previsti da  un'ordinanza della Protezione civile di maggio. Cosa che non è avvenuta. Il sindaco Leoluca Orlando in queste ore parlerà con i sindacati.

PROTESTE NELLA NOTTE.  Venerdì sera, dopo aver atteso la fine del confronto tra l'amministrazione e i sindacati, è salita la tensione della protesta dei dipendenti della Gesip. Cassonetti rivoltati a terra e automobilisti bloccati in strada. Fino all'una di notte, diversi lavoratori hanno manifestato prima davanti alla stazione centrale e successivamente in via Oreto, con l'intenzione di bloccare l'ingresso in autostrada. Da quanto annunciano i dipendenti della società,  l'agitazione proseguirà anche oggi. Non è escluso che la prossima settimana la protesta potrebbe spostarsi a Roma.

ROMA NEGA I 5 MILIONI. "Il Governo, quattro mesi dopo il riconoscimento della situazione di emergenza, ha comunicato stasera che non verrà erogata la seconda tranche dei fondi accordati al Commissario Latella e previsti dal Decreto di Protezione Civile del 4 maggio", ha detto Orlando attraverso una nota. "Non è venuto alcun riscontro da parte del Governo nazionale - prosegue il Sindaco - alla richiesta di un intervento triennale straordinario sul quale calibrare gli interventi di risanamento a garanzia dei servizi e del relativo personale di Gesip Spa in liquidazione fin dal 2010. Oggi 31 agosto, ultimo giorno utile per la continuità dei servizi, di fronte alle richieste del tavolo interistituzionale di quantificare il personale oggetto di interventi di tagli (richiesta ricevuta ieri sera alle 21), l'Amministrazione Comunale ha eccepito che tale richiesta non ha alcun rapporto con la natura emergenziale dell'intervento di Protezione Civile ed è irricevibile in assenza di un confronto preventivo con le Organizzazioni Sindacali e di un tavolo di confronto con i Ministeri e le Istituzioni competenti".

"Il Governo Monti - aggiunge Orlando - non può essere a due facce come il Dr. Jekill e Mr. Hide. Scelga se essere tecnico o se essere politico. Non è ammissibile, ma è probabilmente indicativo della situazione in cui siamo realmente, il fatto che non ci sia una sola dichiarazione sulla vicenda Gesip da parte di esponenti dei partiti che sostengono il Governo Monti: Pd, Udc e Pdl. Se qualcuno si aspetta che il Sindaco di una città, prenda carta e penna e scriva "questi sono i lavoratori da buttare in mezzo alla strada" sapendo che questo comporta anche l'interruzione di servizi essenziali - conclude - quel qualcuno ha sbagliato indirizzo e ha sbagliato Sindaco".

SOLDI NON VERSATI. In un'altra nota, Orlando afferma che "per otto mesi la Gesip, prima che arrivasse l'attuale liquidatore e l'attuale Amministrazione, non ha versato alla banche i soldi che tratteneva ai lavoratori per le cessioni del quinto. Si tratta - sottolinea il Sindaco - di somme per milioni di euro, per i quali abbiamo già fatto a tutte le autorità competenti le necessarie denunce".

TAVOLI TECNICI. Per lunedì sono stati annunciati due tavoli tecnici: uno a Palermo col Prefetto e uno a Roma col ministro Fabrizio Barca. A questo punto, se non si troverà una via d'uscita, potrebbe scattare il licenziamento collettivo per i circa 1800 lavoratori.  O, comunque, l'astensione dal lavoro e dalla retribuzione. Niente più che un modo per prendere tempo ma che non cambia la sostanza dei fatti.

TELEFONATA CON LA CANCELLIERI. Il Sindaco ha ricevuto anche una telefonata dal ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri,  che ha ribadito il suo personale impegno per trovare una soluzione per la grave situazione. "I motivi del blocco dei fondi, che giudico particolarmente gravi sul piano amministrativo e politico - afferma Orlando - e che ho illustrato al Ministro Cancellieri, saranno da me comunicati ai sindacati nell'incontro di stasera”.

BRACCIO DI FERRO. Garantire la prosecuzione dei servizi della Gesip. Senza alcuna dimissione. Sono questi due passaggi sottolineati più volte da Leoluca Orlando questo pomeriggio al termine di una conferenza stampa. Non si ferma dunque il braccio di ferro tra il sindaco e il governo per ottenere una parte dei fondi destinati all'azienda. “Se entro stasera però non arriva dal Governo la seconda tranche da 5 milioni, da domani scattano i licenziamenti collettivi”, ha puntualizzato il sindaco. Una corsa contro il tempo, dunque, con la giunta riunita in seduta permanente a Palazzo delle Aquile, aspettando notizie da Roma. Nel frattempo, numerosi dipendenti della Gesip si sono riuniti in via Roma, davanti all’Hotel delle Palme dove si svolge la conferenza stampa, per incontrare il sindaco e avere informazioni circa loro futuro. "Da due anni – ha detto Orlando – nel bilancio del Comune non è stata prevista nessuna somma per la Gesip, nonostante svolga servizi come quelli dell’Amia o dell’Amap". E lancia un’accusa agli esponenti di altri partiti "che sostengono il Governo Monti, che non hanno speso una parola a sostegno della condizione di crisi della città, dell'Amia e del bilancio". E nonostante tutto "resto sindaco".

 

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