Orche segnalate nello Stretto di Messina, in allerta anche i pescatori palermitani
L'ultima segnalazione, nella tarda mattinata di lunedì, è di nuovo del pescatore sportivo siciliano Simone Vartuli. Immediata la comunicazione a Marecamp e la successiva chiamata alla Guardia costiera di Messina
Anche i pescatori palermitani sono in allerta. Perché negli scorsi giorni le orche "partite" da Genova sono arrivate nello stretto di Messina. L'ultima segnalazione, nella tarda mattinata di lunedì, è di nuovo del pescatore sportivo siciliano Simone Vartuli. Immediata la comunicazione a Marecamp e la successiva chiamata alla Guardia costiera di Messina. La Cp 852 è prontamente uscita in mare a perlustrare l'area ma, forse a causa del peggioramento delle condizioni marine o per un allontanamento degli animali, non c'era nulla in acqua.
Orche nello Stretto | Video
"La storia sta coinvolgendo numerosi esperti e curiosi - dice il team di Marecamp al sito dell'Agi - che si chiedono dove stiano andando le orche. Noi questo non lo sappiamo, ma abbiamo biologi in osservazione che si alternano a Palmi, Scilla, Cannitello, TorreFaro, AciCastello, Catania, Brucoli, Thapsos, Portopalo di Capo Passero". In allerta anche tutti i pescatori dei laboratori galleggianti di Low Impact Fishers of Europe, oltre a quelli di Palermo, così come le associazioni più vicine Jonian Dolphin Conservation (Taranto) Associazione MeRis (Agrigento) e anche le più lontane come Act4Med nel caso in cui le orche dovessero fare rotta per Gibilterra e passare vicino alla Tunisia.
Pochi giorni fa è stata segnalata la presenza in mare di tre esemplari dei quattro del gruppo originario, facendo temere il peggio per Dropi, il cucciolo che era stato trovato in preoccupante stato di dimagrimento. Se, come sembra, le orche sono le stesse che giorni fa si sono affacciate di fronte al porto di Genova, hanno percorso circa 6.000 chilometri nel loro lungo viaggio che le ha portati dall'Islanda, dove erano state fotografate per la prima volta 6 anni fa, fino a varcare lo stretto di Gibilterra e spingersi fino alla costa ligure. Un'impresa incredibile, che ha sorpreso gli esperti: è la prima volta che si identificano orche dopo anni, addirittura nell'Italia meridionale.