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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Cruillas

La droga rubata e il pestaggio: "L'hanno ammazzato, ha la testa gonfia come quella di Polifemo"

Il retroscena dell'operazione Stele che ieri ha portato a 20 arresti. A una delle bande sarebbero state sottratte 400 piante di marijuana pronte per essere spacciate. Il responsabile costretto a consegnare soldi e due furgoni, ma anche aggredito: "E' irriconoscibile, erano in quattro contro uno"

La marijuana era pronta per essere venduta, ma Massimiliano Cataldo, che avrebbe coltivato 400 piante a Isola delle Femmine per conto di alcuni membri della famiglia Cintura, si sarebbe fatto rubare la droga. Un incidente di percorso che - come emerge dall'inchiesta "Stele" dei carabinieri - gli sarebbe costato molto caro: un pestaggio col quale gli avrebbero ridotto la testa "come quella di Polifemo", nonché la riparazione del danno in soldi contanti e con la consegna di due furgoni. E' uno dei retroscena più cruenti dell'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Fabio Pilato e che - su richiesta del procuratore aggiunto Ennio Petrigni e dei sostituti Giorgia Spiri e Felice De Benedittis - ieri ha portato a venti arresti.

"Ho un problema grosso..."

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Cataldo con altre persone del Villaggio Santa Rosalia avrebbe avviato la coltivazione di marijuana ma, quando l'erba era già essicata ed era arrivato quindi il momento di spacciarla e di incassare, gli era stata però rubata. E' lui stesso - "palesemente agitato", come rilevano i carabinieri - a far capire il 30 marzo del 2017 che qualcosa sarebbe andato storto: "Ho un problema - ripete al telefono - un problema grosso... E' successa una cosa grave". 

"Gliel'hanno rubata l'erba..."

Per capire come si sarebbe evoluta la situazione basta leggere la trascrizione di un'intercettazione in cui Antonio Buscemi fa un resoconto a Marcello Domenico Cintura e dice: "Ieri è successo un macello". E poi spiega, ipotizzando che a rubare la droga a Cataldo fosse stato addirittura suo fratello Ivan: "Si è venduto a suo fratello, per il fatto dell'erba... Proprio lo hanno distrutto a suo fratello ieri, lo hanno portato mezzo in coma all'ospedale... Gliela sono andati a rubare l'erba ieri... Lui (Ivan Cataldo, ndr) faceva il guardiano, sapeva tutte le cose, questo secchio di immondizia".

"Lo hanno ammazzato, è irriconoscibile..."

E poi racconta del pestaggio di Massimiliano Cataldo: "Proprio lo hanno ammazzato questi del Villaggio, lo hanno mandato all'ospedale, contusioni ovunque, gli hanno fatto tac in testa, tac al petto... Lo hanno ammazzato questi vitelli... E' irriconoscibile, tutto trasformato è, la testa proprio sai quanto gli diventò? Come quella di Polifemo, gonfia tanto, gonfia tanta così, bomboloni e traumi ovunque, tutto contusionato, perfino il sangue dalle orecchie gli è uscito, proprio lo ammazzarono". E ancora: "Non ce l'ha fatta a scappare e lo hanno massacrato quattro contro uno, tu sai che significa dare bastonate, ma bastonate?". La vittima avrebbe poi dovuto anche consegnare diverse migliaia di euro e due furgoni per riparare il danno.

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