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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Partanna-Mondello / Viale Regina Elena

Cade dall'impalcatura, morto operaio nel cantiere de La Sirenetta

Tragedia a Valdesi: un 42enne è deceduto poco prima dell'arrivo all'ospedale Villa Sofia. Troppo gravi i traumi dovuti alla caduta da un'altezza di 3 metri. Sul posto la polizia e il personale dello Spresal dell'Asp

E' caduto dall'impalcatura mentre lavorava al piano superiore nel cantiere de La sirenetta di Mondello, un volo di circa tre metri che purtroppo non gli ha lasciato scampo. Un operaio di 42 anni, Vincenzo Ribaudo, è deceduto questa mattina dopo l'incidente avvenuto - secondo le prime informazioni - mentre stava montando una finestra. L'uomo è stato soccorso con un'ambulanza del 118 e portato all'ospedale di Villa Sofia, ma ogni tentativo di strapparlo alla morte è risultato vano.

Nella piazza di Valdesi sono intervenuti gli agenti delle volanti e del commissariato Mondello nonché il personale del Servizio per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro dell'Asp per chiarire i contorni della vicenda e accertare se la ditta incaricata dei lavori avesse adottato tutte le misure a tutela dell'incolumità degli operai.

Sabato scorso il piano inferiore della struttura di Valdesi è stato inaugurato dopo un decennio di inattività. Mentre i lavori al piano terra sono stati già terminati, al primo piano mancano ancora gli ultimi ritocchi per trasformare l'area in un punto ristorazione. Proprio lì dove l'operaio 42enne, originario della provincia di Palermo, è caduto.

Le reazioni: "Mattanza da fermare"

"Siamo profondamente addolorati per la morte dell'ennesimo operaio che ha perso la vita sul posto di lavoro ed esprimiamo la nostra vicinanza alla famiglia". Lo dicono in una nota congiunta, il segretario regionale della Cisl, Sebastiano Cappuccio e quello della Filca Cisl, Paolo D'Anca, commentando la notizia della morte dell'operaio di 42 anni palermitano, Vincenzo Ribaudo, che ha perso la vita a causa del grave incidente durante i lavori di ristrutturazione alla Sirenetta a Mondello.

"In attesa che sia accertata l’esatta dinamica dell’incidente - afferma Claudio Barone, segretario regionale della Uil - è intollerabile che ancora oggi, dal governo Musumeci, non arrivino risposte in merito all’ aumento e all’adeguamento della pianta organica degli ispettori del lavoro in Sicilia. Non si può parlare di semplice disattenzione. Sembra ci sia una volontà precisa di non potenziare gli organismi di controllo. Senza controlli, però, le norme non possono funzionare. Chi continua, di fatto, a impedire la sicurezza sul lavoro ha la responsabilità morale di questi morti".

"Notizie come queste - aggiungono - ci rammaricano fortemente e cresce sempre più la preoccupazione per un prezzo troppo alto di vite umane perse sul luogo di lavoro, che drammaticamente allunga il già tragico bollettino di morti, che ha visto nell'ultimo mese registrare un numero crescente di casi. Bisogna assolutamente fermare questa mattanza. La prevenzione deve essere l'imperativo di tutte le imprese e una priorità di condotta imprescindibile perché il sacrificio di uomini, che perdono la propria vita per portare a casa un pezzo di pane, non può essere più accettabile. La sicurezza - concludono- non può essere un terno al lotto, per questo è necessario potenziare i controlli, aumentando il numero degli ispettori e prevedere urgentemente a istituire, come abbiamo più volte ribadito, una cabina di regia tra Inail, Inps e l'assessorato regionale al ramo per monitorare questo fenomeno drammatico sempre più dilagante, adottando tutte quelle misure adeguate per salvaguardare l'incolumità dei lavoratori e limitare i danni di questa emorragia".  

Così invece Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani e Francesco Danese segretario generale Filca Cisl Palermo Trapani: "Siamo stanchi di assistere a questi gravi episodi ribadendo sempre le stesse cose da anni, il numero degli Ispettori del lavoro è troppo basso, bisogna agire subito sul fronte della prevenzione e dei controlli. Siamo vicini alla famiglia del lavoratore deceduto oggi a Mondello. Le indagini chiariranno se ad essere fatale è stato il malore o la caduta dall’alto, ma riteniamo inaccettabile che dopo tanti anni in cui si parla di sicurezza sul lavoro, continuiamo a contare ogni giorno feriti e  a volte incidenti più gravi. Siamo certi che la polizia giunta sul posto chiarirà le condizioni in cui operava il lavoratore e se la ditta ha rispettato tutti i criteri. Di fatto però ogni giorno è un bollettino di guerra,c noi lo chiediamo da tempo: bisogna investire di più sugli organismi ispettivi e preventivi, e sui sistemi di prevenzione e di sicurezza sul lavoro per escludere incidenti e gravi episodi. E’ ora di dire basta le istituzioni diano priorità al tema, chi lavora deve tornare sano a casa”, concludono La Piana e Danese.

“Si continua a morire di lavoro e il triste bilancio purtroppo non accenna a decrescere - dichiarano il segretario Fillea Cgil Palermo Salvatore Bono e il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo -. Restiamo inermi di fronte all’ennesima tragedia che ha colpito il settore dell’edilizia, nonostante le innumerevoli campagne di sensibilizzazione al corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale  e il continuo sollecito agli organi competenti per maggiori controlli nei cantieri, per garantire l’incolumità di quanti svolgono questo lavoro altamente rischioso. Tanti incidenti si sarebbero potuti evitare nei cantieri per colpa della fretta o per il lavoro nelle ore più assolate. E' un rischio presente sempre. Chiariranno le indagini quali siano state le cause del'incidente mortale avvenuto stamattina  per la ristrutturazione dello storico locale di Mondello che con l’approssimarsi della bella stagione doveva essere consegnato per tornare a risplendere. Stavolta, però, il prezzo da pagare è stato troppo alto. Un giovane edile stasera non farà più rientro in quella casa che ha lasciato stamattina all’alba per andare guadagnarsi da vivere. E questo fa troppo dolore e rabbia e noi non possiamo accettarlo. Auspichiamo che l’ennesima vita spezzata sul lavoro possa scuotere le istituzioni competenti e inasprire oltre alle ispezioni e ai  controlli anche le sanzioni per chi non rispetta le norme in materia di sicurezza sul lavoro". 

"La sicurezza diventa una perdita di tempo o ancora più grave un costo da risparmiare per maggiori profitti - spiega Filippo Virzì componente del Comitato consultivo provinciale Inail di Palermo - lo sosteniamo da tanto tempo servono risorse umane dedicate a questo compito importantissimo per prevenire e proteggere il lavoro. Occorrono a nostro avviso circa 300 unità solo in Sicilia negli uffici degli Ispettorati del lavoro ed altrettanti negli uffici Inail per verificare che le misure sulla sicurezza in applicazione del decreto legislativo 81/08 vengano rispettate".

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