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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Falsomiele

Omicidio di via Brasca, nella notte interrogati i parenti della vittima

Secondo una prima ricostruzione Emanuele Pilo, dipendente Amia, si sarebbe presentato in casa del suocerocon un coltello. Questi avrebbe preso il fucile e gli avrebbe sparato. L'uomo era stato già denunciato per stalking

Lo avrebbe ucciso per difendere la figlia, che si era rifugiata in casa sua dopo l’ennesima lite con il marito. Sono proseguiti per tutta la notte in Questura gli interrogatori dei parenti di Emanuele Pilo, 27 anni, il dipendente Amia ucciso nella tarda serata di ieri a colpi di fucile in via Brasca, tra Falsomiele e Villagrazia, dal suocero Gioacchino Di Domenico, 63 anni.

Secondo quanto ricostruito dalla polizia la vittima si sarebbe presentata ieri sera, armata di coltello, nell'abitazione del suocero dov’era andata la giovane moglie dopo l'ennesima lite col marito. A questo punto il suocero, dopo aver visto Pilo armato di coltello, ha preso il fucile e lo ha ucciso.

L'assassino, reo confesso, ha atteso l'arrivo dei poliziotti accanto al cadavere. E' stato fermato e portato in Questura dove è stato interrogato per tutta la notte. Sentiti anche i parenti della vittima. Il pm di turno oggi disporrà l'autopsia sul cadavere che verrà eseguita tra questo pomeriggio e domani.

Emanuele Pilo era stato denunciato un mese fa alla Procura per stalking. Era stata la moglie a segnalare quelli che considerava atti persecutori. La coppia era in fase di separazione, e i litigi erano continui.


 

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