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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Via della Conciliazione

Non regge l’accusa per l'omicidio Sciacchitano, Scarantino torna in libertà

Il Riesame ha annullato l’arresto del 21enne che, stando a quanto ricostruito dai carabinieri, avrebbe offerto supporto logistico ai killer per l’uccisione del giovane lo scorso ottobre in via della Conciliazione

Torna in libertà colui il quale era ritenuto uno dei componenti del commando della famiglia di Santa Maria di Gesù per l’omicidio Sciacchitano. L’impianto accusatorio costruito attorno a Lorenzo Scarantino, 21 anni (nella foto in basso), sul "pomeriggio di piombo" in via della Conciliazione dello scorso ottobre non ha retto e il tribunale del Riesame ha annullato il suo arresto (GUARDA IL VIDEO).

I mandanti di quella esecuzione, stando alle ricostruzioni dei carabinieri del Ros e del Nucleo investigatori del comando provinciale, furono Salvatore Profeta e Natale Gambino. Una spedizione voluta per punire il tentativo di omicidio di Luigi Cona, avvenuto poche ore prima di fronte alla sua rosticceria di via dell'Allodola a Falsomiele. A Scarantino, che non avrebbe preso parte all’omicidio in qualità di esecutore materiale, vengono attribuiti i sopralluoghi fatti per ricercare la vittima, comunicandone poi agli altri componenti la posizione.

Lorenzo ScarantinoPer il legale difensore, Filippo Gallina, non vi sarebbe alcuna certezza sul fatto che Scarantino sia stato riconosciuto insieme al killer a bordo della Fiat Panda utilizzata per il delitto. Allo stesso modo la sua identificazione da parte di alcuni testimoni non sarebbe plausibile rispetto alle caratteristiche fisiche e ai tratti somatici indicati. Torna in libertà, dunque, solo Scarantino, mentre restano in cella gli altri indagati: Francesco e Gabriele Pedalino, Domenico Ilardi e Antonio Profeta.

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