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Cronaca

L'omicidio del sindaco dei cento giorni, Orlando: "L'esperienza di Insalaco una grande rivoluzione amministrativa"

Trentadue anni fa fu ucciso dalla mafia che combatteva in via Cesareo Giuseppe. Il 17 dicembre 2001 sono stati confermati in Cassazione gli ergastoli per Domenico Ganci e Domenico Guglielmini, riconosciuti responsabili della sua morte

Il 12 gennaio di 32 anni fa la mafia uccideva in via Alfredo Cesareo Giuseppe Insalaco, sindaco di Palermo dal 17 aprile al 13 luglio del 1984. Oggi Orlando ha deciso di ricordarlo con gratitudine: "In quegli anni in cui la mafia aveva il volto delle istituzioni, ha fatto emergere le contraddizioni di un sistema politico-affaristico-mafioso che governava e soffocava la città mortificando la legge e i diritti dei cittadini". 

Il "sindaco dei cento giorni" per l'attuale primo cittadino di Palermo ha rappresentato "un momento di grande rivoluzione amministrativa che tanti nella Dc hanno ostacolato favorendo l'azione criminale-mafiosa". Dopo la sua morte fu trovato un memoriale in cui lo stesso Insalaco accusava diversi esponenti della Dc palermitana e il sistema di gestione degli appalti e del potere cittadino. Il 17 dicembre 2001 sono stati confermati in Cassazione gli ergastoli per Domenico Ganci e Domenico Guglielmini, riconosciuti responsabili del suo omicidio.

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