L'omicidio al Cep, notte di interrogatori in Questura: rilasciato sospettato
Gli uomini della Squadra mobile, diretti da Rodolfo Ruperti, hanno ascoltato a lungo un uomo inizialmente sospettato di avere avuto un ruolo nel delitto di Francesco Paolo Lombardino. Restano ancora misteriosi i contorni dell'agguato mortale
E' stata una lunga notte di interrogatori quella appena trascorsa in Questura. Gli uomini della Squadra mobile, diretti da Rodolfo Ruperti, hanno ascoltato a lungo un uomo inizialmente sospettato di avere avuto un ruolo nell'omicidio di Francesco Paolo Lombardino e poi stato rilasciato. Sentite anche altre persone, soprattutto parenti e vicini del carpentiere 47enne ucciso nella notte tra giovedì e venerdì al Cep.
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L'uomo, incensurato, è morto dissanguato all'ospedale Cervello a causa di un colpo di pistola che lo ha raggiunto all'inguine. Ad essere sentito a lungo dagli inquirenti sarebbe stato proprio l'uomo che ha accompagnato la vittima al nosocomio. L'inchiesta è coordinata dalla pm Amelia Luise.
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Restano ancora misteriosi i contorni dell'agguato mortale avvenuto in via Benvenuto Cellini, tra via Gaetano Zumbo e via Pietro Dell'Aquila. L'omicidio sembra un vero e proprio rompicapo per gli investigatori che avrebbero trovato pochissima collaborazione dagli abitanti del quartiere e dagli stessi parenti dell'uomo ucciso. Secondo quanto si apprende ci sarebbero alcune incongruenze tra le versione raccontate alla polizia, soprattutto sul luogo del ferimento. E infatti gli agenti infatti hanno identificato a fatica il luogo dove è avvenuto l’omicidio. Lombardino potrebbe essere rimasto vittima di una lite di vicinato, ma secondo quanto si apprende non è esclusa neppure una rissa tra parenti finita nel peggiore dei modi. E' fissata per oggi l'autopsia sul corpo della vittima.