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Cronaca Bagheria / Corso Butera, 401

L'omicidio di Bagheria e la telefonata della figlia al 112: "Venite, ho ucciso mia madre"

Già alle prime ore del mattino la giovane avrebbe chiamato il numero d'emergenza ammettendo le proprie responsabilità. Poi il sopralluogo della polizia e della Procura minorile. La ragazza, che ha confessato il delitto, è stata fermata con l'accusa di omicidio volontario e trasferita in una struttura a Caltanissetta

Avrebbero litigato, come pare che accadesse spesso da un po' di tempo a questa parte. Però stavolta la discussione sarebbe degenerata fino al tragico epilogo e alla telefonata al 112: "Ho ucciso  mia madre". La Procura per i minori ha emesso un decreto di fermo nei confronti della diciassettenne figlia di Teresa Spanò, l'insegnante di 55 anni trovata morta questa mattina all'interno dell'abitazione di corso Butera, a Bagheria, dove entrambe vivevano. Il provvedimento è stato eseguito e adesso la ragazza, dopo la sua confessione, è accusata di omicidio volontario.

donna morta bagheria 2 gennaio 2022

Le indagini, tuttora in corso, sono state avviate dopo la chiamata fatta dalla diciassettenne sul numero unico di emergenze. Una chiamata dai toni un po' confusi dalla quale sarebbe subito emersa la verità. Sul posto sono intervenuti gli agenti dell'Ufficio prevenzione generale e il personale della Scientifica, che ha iniziato il sopralluogo in attesa dell'arrivo del procuratore per i minori, Claudia Caramanna. La ragazza è stata quindi bloccata e portata nel commissariato di Bagheria per accertamenti e per essere ascoltata alla presenza del suo avvocato e di uno psicologo.

Durante questa fase la diciassettenne, unica figlia della 55enne che insegnava in una scuola elementare di Casteldaccia, avrebbe ripercorso le ultime ore prima del ritrovamento del cadavere, ammettendo di averle stretto le mani attorno al collo sino a quando lo donna non ha esalato l'ultimo respiro. Come poi accertato dal medico legale durante l'ispezione del cadavere. La ragazza, incensurata, in virtù del provvedimento emesso d'urgenza è stata accompagnata nella Comunità terapeutica educativa di Caltanissetta dove resterà sino a nuove disposizioni.

La salma di Teresa Spanò è stata portata all'Istituto di medicina legale del Policlinico dove, una volta conferito l'incarico, sarà eseguita l'autopsia che servirà ad accertare con precisione la causa del decesso della docente. Dopo il ritrovamento del cadavere di questa mattina era venuto fuori che la 55enne avesse assunto delle pillole, ma non è chiaro se si trattasse di medicinali che la donna assumeva regolarmente o se fosse solo una prima ipotesi emersa allorquando si pensava a un possibile caso di suicidio.

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