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Lunedì, 4 Dicembre 2023
Cronaca Carini

"Uccise l'ex moglie e le sfregiò il volto con l'acido", la Procura chiede la condanna all'ergastolo

La massima pena è stata invocata per Marco Ricci, accusato di aver tagliato la gola con un taglierino ad Anna Maria Scavo, nel negozio di scarpe di Carini dove faceva la commessa, il 15 giugno 2019. Il delitto sarebbe avvenuto sotto gli occhi del figlio minorenne della coppia. La difesa: "Cercò di proteggere il ragazzo, non voleva ammazzarla"

Ergastolo. E' questa la condanna richiesta dalla Procura per Marco Ricci, 44 anni, accusato di aver ucciso l'ex moglie, Anna Maria Scavo (nella foto), nel negozio di calzature di Carini in cui faceva la commessa, il 15 giugno del 2019. Un omicidio volontario e premeditato, secondo i pm, e aggravato anche dal fatto che sarebbe avvenuto sotto gli occhi del figlio minorenne della coppia, separata dal 2018.

Anna-Maria-Scavo-2Alla donna, che aveva 37 anni, venne tagliata la giugulare con un taglierino, ma nell'attività commerciale di corso Italia i carabinieri ritrovarono anche una siringa con dell'acido. Tracce dello stesso liquido sarebbero state poi trovate sul volto della vittima, che sarebbe stata quindi sfregiata, ma anche nella sua gola. Il delitto sarebbe maturato al culmine di una serie di liti tra l'imputato e la ex, che dopo la separazione si erano denunciati a vicenda: lei lo aveva accusato di lesioni e lui di violazione degli obblighi di assistenza famigliare.

Tra i due i rapporti sarebbero stati molto tesi, dunque, come avevano ricostruito il procuratore aggiunto Annamaria Picozzi ed i sostituti Maria Rosaria Perricone e Giulia Beux, che avevano coordinato le indagini dei carabinieri. Questa tesi sarebbe stata rafforzata durante il dibattimento (in virtù delle nuove norme Ricci non ha potuto accedere a riti alternativi e, quindi, ottenere sconti di pena) dalla testimonianza di diverse persone. Il presidente della Corte d'Assise, Vincenzo Terranova, aveva però impedito l'accesso all'aula ai giornalisti per via delle norme contro il Covid e non è stato dunque possibile seguire le udienze.

Quel 15 giugno di ormai tre anni fa, l'imputato, in compagnia del figlio che allora aveva 14 anni, aveva incontrato Anna Maria Scavo nel negozio dove lavorava e, per la Procura, l'uomo si sarebbe presentato lì con l'intento di aggredirla. Sia Ricci che il figlio (la cui posizione è passata al vaglio del tribunale per i Minori) avevano riferito subito dopo il delitto che si sarebbe trattato di un "tragico incidente".

Omicidio a Carini, le immagini

Oggi ha discusso anche la difesa dell'imputato, rappresentata dall'avvocato Giuseppe Siino, portando avanti in sintesi due diverse ricostruzioni dei fatti, mirate prima di tutto a far cadere l'aggravante della premeditazione. Secondo il legale, infatti, andrebbe riconosciuta la legittima difesa a Ricci o al massimo gli andrebbe contestato un omicidio preterintenzionale.

Il presupposto è che non sarebbe mai stato ben chiarito cosa sarebbe successo all'interno del negozio. In base alla prima lettura, l'uomo sarebbe intervenuto soltanto per difendere il figlio (che aveva riportato dei tagli ai polsi) dopo una reazione spropositata della madre. Oppure, sostiene la difesa, il delitto andrebbe inquadrato nella confusione di una colluttazione, in cui nel tentativo di togliere il taglierino alla vittima, Ricci avrebbe finito per ferirla mortalmente, ma senza alcuna intenzione di ucciderla.

Era stato proprio Ricci a chiamare i carabinieri subito dopo l'omicidio, ma quando i militari erano arrivati in corso Italia lo avevano trovato barricato nel negozio assieme al figlio: solo grazie ai vigili del fuoco gli investigatori erano risuciti ad entrare nel negozio. Qui, oltre al corpo senza vita di Anna Maria Scavo, avevano trovato anche una siringa, quella che sarebbe stata usata per farle ingoiare dell'acido e sfregiarla.

Padre e figlio, portati poi in ospedale per curare piccole lesioni, avevano – in due stanze diverse – raccontato la loro versione, sostenendo entrambi che sarebbe stata la vittima ad aggredirli. Una versione che, anche alla luce dell'utilizzo dell'acido, non ha mai convinto la Procura. Che oggi ha invocato l'ergastolo per Ricci.

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