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Cronaca Tribunali-Castellammare / Via Bara All'Olivella

In 50 “invadono” l’Olivella: raffica di multe per pub e ristoranti

Il cuore della movida palermitana sotto la lente d'ingrandimento delle forze dell'ordine. Sequestrate decine di chili di pesce e carne. Sanzioni per circa 35 mila euro nei confronti di titolari di esercizi commerciali. Organizzata anche un'attività antirapina

Sono arrivati in 50, tanto che qualcuno dei giovani che sabato sera affollavano piazza Olivella si è anche spaventato. Polizia, finanza, guardia costiera, polizia municipale. Ma anche ispettori dell’Asp e i tecnici dell’Enel. Le forze dell’ordine, nell’ambito del “cit” – controllo integrato del territorio – nell’ultimo week end hanno rivoltato come un calzino tutto il centro cittadino. Il cuore della movida palermitana sotto la lente d’ingrandimento. Controlli mirati di esercizi commerciali, persone e mezzi, che hanno portato - secondo i dati forniti dalla Questura oggi - all’erogazione di sanzioni amministrative per un totale superiore a 35 mila euro. Non sono stati comunicati però i nomi dei locali.

L’obiettivo delle forze di polizia è stato, da una parte, il controllo di attività di ristorazione volto a verificare la sussistenza delle autorizzazioni, delle condizioni igienico-sanitarie e della regolarità degli allacci per l’erogazione dell’energia elettrica. Ma anche per controllare il disturbo della quiete pubblica. In particolare, sono state oggetto di serrato controllo: piazza Bara all’Olivella, via Orologio e i quadrilateri insistenti sull’incrocio tra via Maqueda e corso Vittorio Emanuele.

Proprio in via Orologio e in piazza Bara all’Olivella sono stati controllati 13 esercizi commerciali ed in 7 di essi sono state riscontrate gravi irregolarità. Ad un locale in piazza Bara all’Olivella, è stata contestata l’occupazione della sede stradale e ai proprietari è stata inflitta una sanzione amministrativa pari a 167 euro. Riscontrate anche violazioni delle norme igienico-sanitarie; mancato aggiornamento delle schede di registrazione relative alle procedure previste dal piano haccp per una multa pari a mille euro, mancata presentazione dell’attestato di formazione alimentarista, attivazione all’esterno del locale di una griglia metallica alimentata a carbone vegetale in difformità a quanto dichiarato, con inflizione di una sanzione amministrativa pari ad altri mille euro. Al titolare di un altro esercizio commerciale è stata contestata la violazione alle norme igienico sanitarie.

In via Orologio, al proprietario di un pub, è stata erogata una sanzione amministrativa di 1.500 euro per la mancata tracciabilità del prodotto ittico, altri 1.000 euro per l’attivazione di un laboratorio privo della prescritta registrazione e dei requisiti minimi di igiene e salubrità. Al titolare di un altro ristorante – sempre in via Orologio - è stata inflitta una sanzione pari a 1.500 euro, per mancata tracciabilità di prodotto ittico, l’attività è risultata essere sprovvista di registrazione e di tutti i requisiti minimi necessari alla conduzione dell’attività: per lui sanzione amministrativa pari a 3.000 euro, il sequestro del prodotto ittico e della carne in quanto la merce era esposta alla pubblica vendita nell’area antistante il locale senza alcuna protezione dagli agenti atmosferici, mantenuta a temperatura ambiente e priva della documentazione inerente la tracciabilità. Nel caso specifico è intervenuto il veterinario che ha dichiarato la merce non vendibile e su disposizione del magistrato, la stessa è stata consegnata, a chi di competenza, per la distruzione.

cit-2Inoltre sempre nei confronti dello stesso ristoratore sono state elevate sanzioni per un importo superiore agli 8 mila euro, perché sprovvisto di varie autorizzazioni, e per occupazione della sede stradale. È stata anche comminata una multa di 2 mila euro per omessa installazione di apparecchi per l’emissione di scontrini fiscali. Il furto di energia elettrica, inoltre, è costato al proprietario il deferimento all’Autorità giudiziaria.

L’attività svolta dalle forze di polizia ha portato in totale al deferimento di 8 persone: 3 per violazioni al codice della strada, 2 per furto di energia elettrica, 3 per invasione di terreni o edifici, un sequestro amministrativo, tre sequestri penali, di cui uno riguardante circa 20 chili di carne di vario genere, 16 chili di cozze, 2,5 chili di vongole, 1,5 chili di pesce spada e circa 2,5 di pesce di vario tipo. Il valore presunto delle sanzioni è superiore a 20 mila euro.

Ma lo sguardo delle forze dell’ordine è stato esteso anche ad altre attività. Infatti in concomitanza a questi controlli, è stata organizzata una attività antirapina volta al controllo diffuso della porzione di territorio che si sviluppa attorno all’incrocio tra le direttrici principali di via Roma e corso Vittorio Emanuele. L’attività è stata finalizzata al controllo di persone, soprattutto di giovane età, e di veicoli.

Il servizio è stato sviluppato prevedendo un’attività di osservazione delle strutture ricettive, delle attività di ristorazione e di intrattenimento, nonché degli itinerari che conducono alle stesse in quanto meta usuale dei turisti. A tale scopo comitive di visitatori, scelte tra quelle composte da soggetti più anziani e quindi più vulnerabili per i potenziali raid di malintenzionati, sono state “discretamente” scortate da personale in abiti civili.

Nel complesso sono state controllate 63 persone e 12 veicoli. Sono state elevate sanzioni amministrative per un importo superiore a 5.000 euro, sequestrati 6 veicoli per violazioni delle norme del codice della strada, sono stati effettuati due fermi per violazioni al codice e un fermo per detenzione di sostanze stupefacenti.

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