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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Capaci

Nel luogo teatro della strage nasce l'olio di Capaci, il questore lo consegna ad alcuni vescovi siciliani

Alla cerimonia, che si è svolta nel Giardino della Memoria, hanno partecipato anche sedici poliziotti della questura: hanno preso in consegna i colli contenenti le bottiglie destinate alle altre diocesi della Sicilia che, dopo la benedizione, lo utilizzeranno come olio santo durante l'anno liturgico

Dalla terra bagnata dal sangue delle vittime della strage di Capaci, in cui persero la vita Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, è nato un olio dall'alto valore simbolico. Questa mattina il questore Leopoldo Laricchia e Concetta Martinez Montinaro, vedova di Antonio, caposcorta del giudice assassinato, lo hanno consegnato agli arcivescovi delle diocesi di Palermo e Monreale, al vescovo di Cefalù e dell'eparca di Piana degli Albanesi che nel corso della messe del giovedì santo lo consacreranno per essere utilizzato dalla Chiesa siciliana come olio santo nel corso dell’anno liturgico.

E' stato ricavato dalla molitura delle olive degli alberi del Giardino della Memoria, lo spazio adiacente al tratto autostradale della Palermo-Mazara del Vallo teatro nel 1992 della strage, dove si è svolta la cerimonia alla quale hanno partecipato anche sedici poliziotti della questura che hanno preso in consegna i colli contenenti le bottiglie dell'Olio di Capaci destinate alle altre diocesi della Sicilia. Hanno lasciato l'area verde con un corteo di otto auto, diretti nelle altre questure dell'Isola "per affidare il prezioso e rappresentativo carico - spiega una nota della questura di Palermo - ai questori che ne cureranno la successiva consegna ai vescovi". 

L'olio della memoria raggiungerà così tutti gli angoli della Sicilia, "portando con se un rinnovato messaggio di speranza". Questura di Palermo e associazione Quarto Savona 15 hanno dato vita all'iniziativa che ha fruttato una piccola produzione di olio, grazie al prezioso contributo offerto dai giovani studenti dell'Istituto superiore 'Majorana' e da minori detenuti dell'Istituto penale 'Malaspina' nell'ambito di un progetto denominato 'Laboratorio Giardino della Memoria'. 

L'olio di Capaci, metafora di continuità tra i caduti del tragico attentato mafioso e i giovani, è stato prodotto grazie alla collaborazione della Coldiretti e dell'Ordine dei dottori Agronomi e dei dottori Forestali della provincia di Palermo. 

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