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Cronaca

"Sei cesso, tascio e fallito": offese via Facebook, multa di mille euro

A deciderlo è stato il giudice della terza sezione penale di Palermo. Protagonista della vicenda è una donna di 43 anni che aveva scelto il social network più famoso per prendere di mira un uomo, utilizzando un falso nome

Condannata a una multa di mille euro per avere offeso un utente su Facebook. E' la storica sentenza del giudice della terza sezione penale di Palermo, Riccardo Corleo, che ha condannato una donna per diffamazione. Insultare qualcuno sulla propria pagina Facebook può essere infatti considerato un delitto di diffamazione. Protagonista della vicenda è una donna di 43 anni, Maria Gabriella Priulla, che aveva scelto il social network più famoso per prendere di mira un uomo di 44 anni, Mario Ravetto Antinori. La storia si è chiusa con una maxi multa più il pagamento delle spese legali.

La donna aveva aperto un profilo Facebook sotto il falso nome "Diletta". Sulla propria bacheca pubblicò affermazioni (riportate oggi dall'Ansa, che ha raccontato la vicenda) del tipo: "Sei affascinante come un cadavere in decomposizione...", "sei un fallito", "sei cesso gonfio e tascio...", "sei bello come Alvaro Vitali", "mi viene di farmi addosso dallo schifo che provo a vederti" e avanti con altre ingiurie e riferimenti anche di natura sessuale.

Frasi postate nel giugno di quattro anni fa, che per il giudice configurano senza dubbio il reato di diffamazione aggravata nei confronti della vittima che si è poi costituita parte civile. La polizia postale è riuscita dopo lunghe indagini a risalire alla vera identità della donna, che in seguito ha ammesso le proprie responsabilità e ha patteggiato la pena. Dopo quattro anni è arrivata la condanna.

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