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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Viale delle Scienze

Università, cinquanta studenti occupano l'ex presidenza di Lettere

La protesta messa in scena ha "l'obiettivo di tutelare gli universitari dalla cancellazione degli appelli di settembre per i fuori corso". I manifestanti fanno sapere di aver ottenuto, grazie a quest'azione, un incontro con il preside Girolamo Cusimano

I ragazzi dei collettivi occupano la presidenza dell'ex Facoltà di Lettere. Questa mattina una cinquantina di studenti e studentesse raccolti sotto la firma "Studenti Lettere e Filosofia", ormai inglobata nella scuola delle Scienze Umane, hanno lanciato la protesta nella struttura di raccordo perché "stanchi dei continui attacchi subiti durante questi primi mesi di transizione". La loro preoccupazione riguarda la possibile cancellazione degli appelli per gli studenti fuori corso ("sempre esistiti a lettere").

"Una manovra inaccettabile per gli studenti - si legge in una nota - che di anno in anno vedono spremute sempre di più le loro tasche da tasse universitarie in continuo aumento senza non solo poter usufruire di migliorie, ma vedendosi togliere anche quelli fino ad ora riconosciuti. Una scelta questa, del presidente Girolamo Cusimano e del suo staff, d'altronde illogica, dato che da parte dell'ateneo proprio gli studenti fuori corso sono ritenuti un peso per il bilancio d'ateneo, ma viene adesso loro negata la possibilità di dare esami durante sessioni specificatamente pensate per loro negli anni. L'extra versato nelle tasse di questa categoria di studenti - concludono - è tra l'altro giustificato proprio dall'accesso ad appelli straordinari rispetto agli altri".

Con questa occupazione di oggi gli studenti fanno sapere di aver ottenuto un incontro per venerdì prossimo, superando le "continue assenze e irreperibilità" del professore Cusimano, preside della struttura di raccordo. "E' sempre pronto ad evitare qualsiasi confronto col corpo studentesco - spiegano gli occupanti -. In quella sede porteremo forte la nostra volontà di non accettare l'ennesimo disagio creato soltanto dalla nuova amministrazione nella transizione da facoltà a scuola creando soltanto confusione. Non accetteremo che quel poco che fino ad ora ci è stato garantito, e che paghiamo a caro prezzo, ci venga anch'esso negato".

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