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Cronaca

Green pass, ultima stretta: dove è obbligatorio da oggi e dove lo sarà dal 1º febbraio col nuovo Dpcm

Il sistema a colori traballa (ma le novità arriverebbero solo dopo la risoluzione del nodo Quirinale). Intanto il certificato verde da qualche ora è sempre più indispensabile nella vita di tutti i giorni: le cose da sapere e la lista dei negozi

Mentre il sistema a colori traballa (ma le novità arriverebbero solo dopo la risoluzione del nodo Quirinale), il Green Pass diventa sempre più indispensabile nella vita di tutti i giorni. Le due date chiave sono 20 gennaio, oggi, e infine martedì 1 febbraio 2022.

Dalla mezzanotte di oggi si amplia l'obbligo di Green Pass per accedere ai luoghi pubblici: la certificazione verde, di base o rinforzata, è necessaria per usufruire dei servizi alla persona come barbieri, parrucchieri, estetisti. Per andare a tagliare i capelli è richiesto un pass semplice, quindi anche solo quello ottenuto con un tampone con risultato negativo fatto nelle 72 ore precedenti, in caso di molecolare, o nelle 48 ore precedenti, se antigenico. Oppure il Green Pass da vaccinazione (rilasciato 14 giorni dopo la prima dose o dopo il completamento del ciclo vaccinale primario o ancora dopo la terza dose) o da guarigione. Da oggi serve il certificato anche per le visite in carcere, ossia per i colloqui visivi in presenza con i detenuti nei penitenziari per adulti e per minori. 

Nuovo Dpcm per il Green Pass dal 1º febbraio

Dal 1° febbraio poi la certificazione verde, base (tampone) o rinforzata (vaccino o guarigione), servirà anche per entrare in banca, recarsi alle Poste o in un altro ufficio pubblico e per fare shopping o acquisti in quasi tutti gli esercizi commerciali. Unica eccezione dovrebbe essere una lista di attività ritenute essenziali come gli alimentari, i supermercati, i mercati rionali, le farmacie, le parafarmacie, gli ottici, i benzinai, i chioschi dei giornali, i negozi di per bambini, i commissariati di polizia, i tribunali per le testimonianze, i banchi degli ambulanti. Sarà richiesto il pass verde nei negozi di abbigliamento, di intimo e in quelli per bambini, giocattoli compresi.

Il nuovo Dpcm che firmerà il premier Mario Draghi nelle prossime ore e finirà dunque in Gazzetta Ufficiale entro fine settimana, elencherà per filo e per segno i negozi esentati dal certificato verde di base. Quelli in cui potranno entrare tutti, anche coloro che hanno scelto di non vaccinarsi. Ci saranno eccezioni all’uso del passaporto verde ormai indispensabile quasi ovunque. Ma non saranno molte. Dal tabaccaio, dentro all'esercizio, sarà necessario avere in tasca il green pass di base. I tabaccai, dunque che nel corso del lockdown erano stati considerati fra i negozi essenziali e dunque accessibili senza pass, ora sono fuori dall’elenco degli essenziali. La ragione sarebbe legata al fatto che alcune tabaccherie hanno anche all’interno slot machine e altri apparecchi di gioco. I fumatori si dovranno accontentare dei distributori automatici. 

Attenzione: per il solo ritiro della pensione si potrà andare alle Poste senza tampone.

Quella di oggi e di inizio febbraio dovrebbe essere l'ultima modifica impattante nel resto dell'inverno per l'utilizzo del Green Pass.

L'addio alla zona bianca, gialla e arancione (ma non si sa da quando)

Superare totalmente il meccanismo delle zone a colori o limitarsi al solo mantenimento della zona rossa. È questa una delle proposte condivise dai governatori nel corso della conferenza delle Regioni. Unanime anche l'idea di rivedere il conteggio dei casi non calcolando gli asintomatici. Una delle considerazioni dei presidenti di Regione è che con il nuovo scenario non ci siano sostanziali differenze tra zona bianca, gialla e arancione. Queste e altre questioni tecniche sono state discusse nel pomeriggio di ieri nel corso di un incontro con i tecnici del ministero della Salute, a cui hanno partecipato anche il direttore generale della Prevenzione Giovanni Rezza, il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli e il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro.

A quanto trapela sembra che un confronto sia in programma per la prossima settimana ma tra le Regioni c'è chi spinge per arrivare prima a un cambiamento, come il presidente della Valle D'Aosta che ieri ha sottolineato come il passaggio alla zona rossa sarebbe inaccettabile e molto grave per la stagione sciistica. Un'istanza che, a quanto si apprende, sarebbe stata presentata dal governatore proprio al presidente della Conferenza Massimiliano Fedriga per tentare una mediazione con il governo ed evitare l'imminente passaggio in zona rossa. C’è la disponibilità ad un confronto e ci sarà un aggiornamento la prossima settimana con già un documento con le proposte definitive su cui poi lavorare.

Sulla possibilità di una revisione delle quarantene, si è fatto presente ai rappresentanti delle Regioni che nelle precedenti decisioni su questo tema si era presa in considerazione la letteratura scientifica che però al momento ancora non dà rassicurazioni e quindi occorre aspettare. 

C’è invece una apertura sul fronte del conteggio dei ricoveri Covid, tema su cui le Regioni vorrebbero un cambio di passo. I tecnici del ministero si sono detti possibilisti nel recepire una proposta. A decidere il passaggio dei colori delle Regioni saranno solo i ricoverati malati di Covid e non i positivi in ospedale per altre patologie e scoperti positivi "per caso" con un tampone di ingresso in ospedale, anche se per questi pazienti dovrà comunque essere valutato l’impatto sui servizi sanitari indicando la disponibilità dei letti complessivi. Ma quando? Forse da febbraio, non ci sono certezze. Altro punto quello del contact tracing, da entrambi le parti è emersa la necessità di lavorare a delle soluzioni perché di fatto non è più possibile il tracciamento dei contatti.

I governatori vorrebbero cancellare le zone e insisteranno: rimarrà - probabilmente a febbraio - solo la zona rossa con restrizioni per tutti, vaccinati e non. Intanto saranno decisivi i dati di oggi (come sempre si fa riferimento al giovedì per il monitoraggio del venerdì di Iss e ministero della Salute)  per il cambio di colore del 24 gennaio. Alcune regioni finiranno in zona arancione (dove c'è già la Valle d'Aosta), ma non cambia quasi nulla (sono davvero dettagli minimi) tra zona arancione e zona giallo-bianca. 

fonte Today.it

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