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Giovedì, 18 Aprile 2024
La scheda

Mascherine obbligatorie o raccomandate e green pass: cosa cambia dal primo maggio

Ecco come la "nuova normalità" dopo gli ultimi decreti del ministero della Salute. Tutte le regole per negozi e supermercati, ristoranti e bar, cinema e musei, scuola, lavoro e mezzi pubblici, palestra, alberghi e le informazioni necessarie per viaggiare

Cambiano a partire da oggi le regole che ci hanno accompagnato in questi ultimi due anni. Con una popolazione largamente vaccinata, il governo ha infatti deciso di alleggerire le misure anti Covid e pertanto dal primo maggio si potrà praticamente dire addio ovunque al green pass, mentre le mascherine potranno restare perlopiù nelle nostre tasche, anche se dovremo essere pronti ad indossarle in particolari situazioni. Gli italiani infatti si mostrano cauti visto che resta alto il numero dei nuovi casi: ieri oltre 53 mila con 130 decessi, tra cui un bambino di 6 anni morto a Padova dopo una crisi respiratoria. Vediamo dunque in breve come si palesa la nuova normalità secondo gli ultimi decreti del ministero della Salute e dall'emendamento approvato alla Camera recepito dall'ordinanza del ministro Speranza.

Le regole al lavoro

Il green pass non dovrà più essere mostrato: chiunque, vaccinato o no, potrà entrare. Non sono più obbligatorie nemmeno le mascherine, tuttavia rimangono "fortemente raccomandate". I datori di lavoro potranno comunque decidere di lasciare l'obbligatorietà dei dispositivi di protezione per i propri dipendenti. Non ci sono differenze tra pubblico e privato ma il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ha inviato una circolare con alcune raccomandazioni: l'uso delle mascherine Ffp2 è raccomandato, in particolare, per il personale a contatto con il pubblico sprovvisto di idonee barriere protettive, per chi è in fila a mensa o in altri spazi comuni, per chi condivide la stanza con personale "fragile", negli ascensori e nei casi in cui gli spazi non possano escludere affollamenti. Particolare attenzione - anche per buonsenso - è richiesta a coloro che lavorano in stanza con una persona "fragile" e in presenza di una qualsiasi sintomatologia che riguardi le vie respiratorie.

Al ristorante

Niente green pass e nemmeno obbligo di mascherina, sia all'aperto che al chiuso. Non è previsto l'obbligo nemmeno per i dipendenti: anche in questo caso può comunque reintrodurlo il datore di lavoro.

Al negozio e nei supermercati

Gli esercenti non dovranno chiedere il green pass e non sono obbligatorie le mascherine per entrare al supermercato, nei negozi e nei bar dove cade ogni distinzione tra consumazione al tavolo o seduti.

Mascherine per cinema e teatri

Per entrare al cinema o a teatro non sarà necessario il green pass così come per partecipare ai concerti. Quanto alle mascherine l'ordinanza pone un principio di prudenza: fino al 15 giugno si dovranno indossare negli "spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso in sale teatrali, sale da concerto, cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati, nonché per gli eventi e le competizioni sportive che si svolgono al chiuso". Gli stessi eventi, ma all'aperto (arene estive ad esempio, o gare sportive) possono essere fruiti senza mascherina.

Mascherina al museo

Rimane l'obbligo di indossare la mascherina al chiuso nei musei, mentre nei siti culturali all'aperto non sarà necessario.

Alberghi e feste

Niente green pass né obbligo di mascherina negli hotel o in generale nelle strutture ricettive. Lo stesso vale per ristoranti, palestre, piscine e centri benessere degli alberghi. Nonché per feste e cerimonie.

Le regole per sport e palestra

Niente più mascherine per chi svolge attività sportiva nelle palestre o piscine al chiuso o nei circoli e per accedere agli spogliatoi, ma i gestori potranno chiedere ai clienti di rispettare la raccomandazione - quando non si fa attività sportiva - di avere comportamenti prudenti soprattutto nei luoghi frequentati da più persone. Negli stadi non bisognerà indossare alcun tipo di protezione, mentre le Ffp2 saranno ancora obbligatorie fino al 15 giugno per le competizioni sportive che si svolgono al chiuso

Ffp2 sui mezzi pubblici

Per utilizzare bus, tram, metropolitana, treni, navi, traghetti e aerei - visti anche i dati epidemiologici che vedono la curva su un plateau pericolosamente alto - fino al 15 giugno resta obbligatoria la mascherina nei mezzi a breve e a lunga percorrenza. Non sarà più obbligatorio il green pass. Niente mascherina, invece, per le funivie.

A scuola vige la prudenza

Nessuna novità rispetto a quanto già stabilito il mese scorso per le scuole: prorogato l'obbligo di mascherine, chirurgiche o di maggiore efficacia protettiva, fino alla conclusione dell'anno scolastico 2021-2022.

Ospedali protetti

Per le strutture sanitarie "sopravvive" il green pass, che fino al 31 dicembre andrà mostrato (nella versione "super", ossia dopo il vaccino o la guarigione) per visitare parenti e amici ricoverati. Rimane anche l'obbligo di mascherina per i lavoratori, gli utenti e i visitatori delle strutture sanitarie, sociosanitarie e socioassistenziali, incluse le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistite, gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti, e comunque le strutture residenziali.

Le regole per viaggiare

Per chi si mette in viaggio vale il principio della prudenza: le regole cambiano a seconda dei Paesi di destinazione ma il green pass nella sua forma "base" continuerà a essere necessario per l'ingresso nei Paesi dell'Ue. Lo stesso per chi arriva (o rientra) in Italia: servirà ancora il green pass base, ossia anche solo con tampone. Con un'altra ordinanza del ministro Speranza cade invece l'obbligo di compilare il modulo Passenger locator form (Plf). Se non vi sarà più obbligo di indossare la mascherina per i clienti dei taxi, fino al 15 giugno è stata prorogato l'obbligo di Ffp2 su tutti i mezzi di trasporto a lunga percorrenza. La regola vale sia per i lavoratori sia per i clienti.

L'obbligo vaccinale

Fino al 31 dicembre resta l'obbligo vaccinale per tutti coloro che lavorano nelle strutture sanitarie - pena la sospensione dello stipendio - così come rimane fino al 15 giugno per gli over 50, le forze dell’ordine e il personale scolastico: in questo caso è prevista anche una sanzione di 100 euro per chi non lo rispetta.

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