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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Tram, per il Tar inammissibile il ricorso contro le nuove linee: "Opera in gara entro fine estate"

Secondo i giudici amministrativi, pur essendo legittimati ad agire, i ricorrenti avrebbero dovuto impugnare anche le delibere precedenti al piano triennale delle opere pubbliche 2018-2020. Orlando: "Questa sentenza sancisce la correttezza dell'amministrazione". Catania: "Più vicini ad un obiettivo storico"

Inammissibile il ricorso presentato nel 2019 da un gruppo di circa sessanta tra liberi professionisti, commercianti, cittadini e associazioni - difesi dall'avvocato Carlo Pezzino Rao - contro le nuove linee del tram (A, B, C, E1) e i parcheggi di interscambio.

Lo ha deciso la prima sezione del Tar che, pur avendo ritenuto legittimo l'interesse ad agire, ha accolto una delle eccezioni pregiudiziali del Comune e cioè la mancata impugnazione dei provvedimenti precedenti al piano triennale delle opere pubbliche 2018-2020 approvato dal Consiglio comunale (oggetto del ricorso).

Secondo i giudici amministrativi - Calogero Ferlisi presidente, Aurora Lento consigliere e Luca Girardi referendario estensore - infatti "erano già state prese le decisioni oggi impugnate", avendo Sala delle Lapidi approvato varie delibere che hanno "consolidato" la volontà di realizzare "le programmate linee di tram". Prima il Tar e dopo anche il Cga avevano detto "no" alla richiesta di sospensiva avanzata dai ricorrenti, definiti due anni fa dall'assessore comunale alla Mobilità, Giusto Catania, "nemici della città".

Professionisti, commercianti, cittadini e associazioni avevano puntato il dito contro il progetto di fattibilità delle tratte A, B, C, E1 e dei parcheggi d'interscambio, paventando il rischio che "l'imponenza delle opere, pari a 25 chilometri di linee ferrate in doppio binario" possa concretizzare "quando sarà a regime un rilevante effetto sull'ambiente". Inoltre, nel ricorso era stata sottolineata la mancanza della Via e della Vas sul progetto preliminare che ha vinto il concorso indetto dal Comune.

Il Tar però, dichiarando inammissibile il ricorso, ha accolto le ragioni del Comune, dei ministeri dell'Ambiente e dei Trasporti, della Sovrintendenza di Palermo e dell'assessorato regionale delle Infrastrutture, che si erano costituiti in giudizio assieme alla Rgm srl, lo studio al quale è stata affidata la progettazione delle nuove linee del tram.

"La sentenza del Tar - dichiara il sindaco Leoluca Orlando - sancisce definitivamente la correttezza del percorso attivato dall’amministrazione comunale, cancellando le informazioni distorte, circolate in questi anni, tese a delegittimare una scelta strategica per il futuro della città". Sulla stessa scia l'assessore Catania, che conclude: "Un nuovo ostacolo è stato superato brillantemente, grazie al lavoro dei nostri uffici e dell’avvocatura comunale. Così il completamento del sistema tranviario della città si avvia verso la definizione delle procedure. Esprimiamo soddisfazione per una sentenza che rende più vicino il raggiungimento di un obiettivo storico per Palermo. L'iter va avanti regolarmente: l'obiettivo è mandare in gara il tutto prima della fine dell'estate".

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