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Cronaca

Ricorso al Cga sulle nuove linee del tram, l'assessore Catania: "Ennesima operazione politica"

In primo grado il Tar aveva giudicato "inammissibile" il ricorso. Gli avvocati Spallitta e Pezzino Rao ci riprovano: "Non siamo contrari all'opera, ma bisogna tutelare l'ambiente e la salute. Il Comune ha seguito una procedura irrituale". La replica: "Sempre gli stessi argomenti, nel frattempo abbiamo avuto ulteriori pareri positivi"

Un gruppo di cittadini, commercianti e liberi professionisti - difesi dagli avvocati Nadia Spallitta e Carlo Pezzino Rao - si appella al Cga per provare a ribaltare la sentenza del Tar, che lo scorso aprile aveva giudicato "inammissibile" il ricorso contro le nuove linee del tram e i parcheggi di interscambio. 

Il nuovo ricorso, depositato entro i termini di legge (7 mesi), si basa sul fatto che "il Tar non è entrato nel merito delle criticità sollevate". A dirlo è Nadia Spallitta, che tiene subito a precisare un concetto: "I ricorrenti non sono contro il tram, ma per la tutela dell'ambiente e della salute. Il Comune ha seguito una procedura irrituale, bypassando le consultazioni con la cittadinanza ed eventuali proposte alternative, come ad esempio l'impiego dei bus elettrici in alcuni tratti del centro storico".

Il ricorso al Cga arriva mentre in Consiglio comunale è in corso una disputa sulla nuova linea di tram che dovrebbe passare da via Roma e via Libertà. A Sala delle Lapidi c'è infatti una pattuglia di consiglieri che sta tentando di stralciare la linea A. Secondo i promotori del ricorso, "il progetto preliminare è stato approvato in modo atipico e all’interno della programmazione triennale, che per sua natura non è atto di dettaglio. Alla delibera è stato allegato solo un foglietto, senza alcuna documentazione tecnica o elaborato progettuale. Alla Regione, quindi, sono stati trasmessi degli elaborati del progetto che il Consiglio non ha mai visto né approvato".

Spiega ancora Spallitta che "si è invertita la procedura perché prima si è approvato il progetto del tram e poi il Pums, mentre si doveva fare il contrario. E ancora: il tram non è stato 'calato' nel nuovo Prg, non è stata fatta la variante urbanistica che il sistema tram comporta, non è stato adottato il Pgtu (Piano generale del traffico irbano fermo al 2013), non è stata acquisita nemmeno la Vas e la Via malgrado l'impatto sull'ambiente".

"Da qui la necessità di ricorrere al Cga - scrivono in conclusione i legali - per chiedere l’annullamento della sentenza di primo grado, per le evidenti violazioni di legge e la mancanza soprattutto di una Vas preventiva che può pregiudicare la salute dei cittadini".

Non si fa attendere la replica dell'assessore comunale alla Mobilità, Giusto Catania: "Si tratta sempre degli stessi argomenti usati per ricorso che il Tar ha respinto. Nel frattempo sono arrivati ulteriori pareri positivi dal Consiglio superiore dei lavori pubblici e dalla commissione regionale Via-Vas. Oggi la posizione del tram si è rafforzata e questa mi sembre l'ennesima operazione politica".

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