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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Sette nuove linee tram, le tavole del progetto: "Lavori tra 18 mesi"

L'obiettivo dell'Amministrazione, che sta lavorando direttamente al progetto, è quello di fornire un'alternativa al mezzo privato garantendo il servizio nelle aree rimaste ad oggi "fuori". Tre le linee subito realizzabili

Sette nuove linee del tram per collegare le zone della città rimaste ad ora "scoperte" rispetto al servizio pubblico, per raggiungere tramite 65,8 chilometri complessivi di linea ferrata una platea da 95 milioni di passeggeri all’anno. Questa la stima potenziale del "nuovo" sistema di trasporto di massa che l’Amministrazione comunale ha presentato questa mattina in conferenza stampa. Da Sferracavallo al centro e fino a Bonagia, passando per dalla stazione Orleans, via Duca della Verdura e viale Croce rossa e via Libertà. Questo il progetto da quasi 700 milioni di euro che, entro il 2021 (almeno per le prime tre linee), potrebbe regalare alla città un’alternativa completa e valida alternativa al mezzo privato.

"I lavori cominceranno a ottobre 2017 - spiega il vicesindaco Emilio Arcuri - e procederemo a seconda delle priorità. Le prime tre tratte da realizzare saranno quelle che collegano via Balsamo (stazione centrale) a viale Croce Rossa (A), quella dalla stazione Notarbartolo a via Duca della Verdura e quella che da viale Regione (tratto Calatafimi/svincolo Basile) a via Ernesto Basile (C), coinvolgendo anche la stazione d’Orleans" in prossimità della cittadella universitaria di viale delle Scienze. "Prosegue la cura del ferro - ha dichiarato in conferenza il primo cittadino Leoluca Orlando - di questa città, rafforzando la mobilità dolce e le linee ferrate. Dopo aver avuto l’ok dal commissario europeo a Brancaccio, in occasione dell’inaugurazione del tram, e dopo aver firmato il ‘Patto per Palermo’, siamo riusciti a reperire le risorse necessarie: 198 milioni saranno subito disponibili, per il resto siamo qui già al lavoro".

Ad aprire la conferenza il Sindaco, che con orgoglio ha spiegato che il progetto in questione, sebbene si sia ancora allo studio di fattibilità, è stato realizzato completamente in house. Ingegneri e architetti del Comune, insieme a due "pezzi grossi" dell’Amat quali il direttore generale Marco Pellerito e il responsabile della gestione tram Gianfranco Rossi, per trovare le giuste soluzioni rispetto alla città, sia in funzione delle linee che delle stesse fermate. E per fare ciò l’Amministrazione, da domani, chiederà il contributo e la partecipazione di tutti i cittadini grazie all’apposito form sul sito istituzionale (CLICCA QUI), dove ognuno potrà esprimere per i prossimi sessanta giorni le proprie idee e consigliare alternative inserendo pochi dati (e restando comunque nell’anonimato).

tavola progetto nuove linee tram-2A illustrare tavole, fermate, idee e numeri è Marco Ciralli, nominato responsabile unico del progetto. "Con questo nuovo piano - spiega l’ingegnere - si collegheranno i due depositi di Brancaccio e via Leonardo da Vinci, verranno raggiunti i due poli ospedalieri ed è ance previsto un passaggio sul ponte Oreto. Ancora da stabilire la tipologia di mezzi, per i quali dovremo decidere se predisporre quelli a induzione o quelli a batteria, che hanno un impatto visivo minore all’interno della città”. Per quanto riguarda la "sede" sulla quale viaggeranno i convogli bisognerà decidere se sarà necessario inserire delle barriere metalliche come quelle di via Leonardo da Vinci. Una soluzione, però, che l’Amministrazione vorrebbe evitare

Il vicesindaco e l’assessore comunale alla Mobilità, Giusto Catania, sono apparsi concordi sulla missione dell’Amministrazione: portare un cambio radicale d’indirizzo nelle abitudini dei cittadini. "Dobbiamo far sì che i palermitani possano non utilizzare più il mezzo privato. Questo progetto - spiega Catania - ha un impatto potenziale incredibile se consideriamo i 95 milioni di passeggeri annui che il sistema può sostenere e il parco auto attuale della città, pari a circa 350 mila mezzi". L’intenzione, come manifestato dallo stesso Orlando, è quella di affidare sempre la gestione del servizio ad Amat e di chiedere ai comuni vicini, come Ficarazzi, Monreale, Villabate e Isola delle Femmine, di partecipare al capitale sociale della società partecipata in virtù dei benefici che anche i cittadini della provincia potranno avere. Il capolinea di una delle tratte per esempio è stato spostato a Sferracavallo, su proposta della commissione Urbanistica, in maniera tale da "incastrarsi" con il passante ferroviario e integrare il trasporto pubblico laddove necessario.

Le nuove linee previste:

Tratta A - Linea 6 /1- prolungamento della linea 1 esistente per chilometri 11,550 (A/R), dalla via Balsamo alla viale Croce Rossa. Tratta Linea Balsamo (Stazione Centrale), via Roma, via Emerico Amari, via Libertà, viale Croce Rossa - (priorità 1);
Tratta B - Linea 5/1 - prolungamento della linea 1 esistente per chilometri 1,330 (A/R), dalla Stazione FF.SS. Notarbartolo alla via Duca della Verdura. Tratta Linea Stazione FF.SS. Notarbartolo, via Notarbartolo sino a via Duca della Verdura (angolo via della Libertà) - (priorità 2);
Tratta C - Linea 4/1 – prolungamento della linea 3 esistente per chilometri 8,180 (A/R), secondo l’attuale schema (singolo binario per ogni carreggiata), lungo viale della Regione Siciliana sino alla Stazione FF.SS. Orleans. Tratta Linea svincolo Calatafimi, viale della Regione Siciliana, via Ernesto Basile, Stazione FF.SS. Orleans - (priorità 3);
Tratta D - Linea 4/2 – prolungamento della linea 3 esistente per chilometri 9,375 (A/R), secondo l’attuale schema (singolo binario per ogni carreggiata), dalla Stazione FF.SS. Orleans a Bonagia. Tratta Linea Stazione FF.SS. Orleans, via Gaetano Lodato, via Parlavecchio, attraversamento fiume Oreto, via Villagrazia; via San Filippo sino a via del Levriere - (priorità 4);
Tratta E - Linea 6/2 - prolungamento della linea 1 esistente per chilometri 20,835 (A/R), dalla Viale Croce Rossa alla località Balneare di Mondello. Tratta Linea Croce Rossa, viale Strasburgo, bretella sino a parcheggio Francia, via Lanza di Scalea, viale dell'Olimpo, via Mattei sino al parcheggio Galatea - (priorità 5);
Tratta F - Linea 5/2 - prolungamento della linea 1 esistente per chilometri 9,380 (A/R), dalla via Duca della Verdura alla Stazione FF.SS. Centrale. Tratta Linea via Duca della verdura (angolo via della Libertà), via Francesco Crispi, Foro Umberto I, via Lincoln, via Balsamo - (priorità 6);
Tratta G - Linea 6/3 - prolungamento della linea 1 esistente per chilometri 5,520 (A/R), sino alla Borgata Marinara di Sferracavallo - (priorità 7).

Per scaricare le tavole complete in .pdf CLICCA QUI

LE REAZIONI
LUISA LA COLLA (PD)
- “Mentre la città non sa quali siano i reali benefici apportati dalle linee del tram inaugurate nel gennaio scorso, il sindaco di Palermo si è premurato a convocare la stampa per annunciarne delle nuove, sottolineando che ci vorranno almeno 657 milioni di euro per realizzarle”. Così Luisa La Colla, consigliere comunale del Partito Democratico. “Perché - si chiede - insistere sui tram quando ci sarebbe da dedicare progettualità, risorse e azioni sulla 'Mal', la metropolitana automatica leggera? E quali sono i piani dell’amministrazione comunale sugli effetti della costruzione delle nuove linee, visto che ci saranno nuovi cantieri e, quindi, nuovi disagi per la cittadinanza, già stressata da quelli passati e attuali?”. “Tra l’altro, la sensazione comune è che le linee del tram già funzionanti - aggiunge La Colla - non abbiano apportato benefici rilevanti. Anzi, come il caso del verde che impatta sulle zone dei binari: stando alle promesse dell’amministrazione, infatti, doveva essere curato ma basta farsi una passeggiata per piazza Ottavio Ziino per vedere con i propri occhi la situazione indecorosa in cui versa. Per non parlare, poi, dei semafori non funzionanti e della sporcizia che si accumula tra i binari. L'amministrazione dovrebbe rispondere alla richiesta della terza commissione di potere ricevere i dati per effettuare un’analisi comparativa tra il 2015 (quando il tram non c’era) e il 2016. Invece, le ‘orecchie da mercante’ persistono. Per quale motivo? Forse per nascondere ai cittadini che, nonostante i proclami, il tram non è affatto un successo?”. 

FILIPPO OCCHIPINTI (COMITATI CIVICI) - “Sulle nuove linee del tram il comune di Palermo va dietro ai pifferai magici e rilancia, facendo una evidente propaganda elettorale: non si può che commentare così il progetto faraonico presentato oggi che costerà oltre 600 milioni di euro". Lo dice il capogruppo dei Comitati Civici al Consiglio comunale Filippo Occhipinti. "Stanno prendendo in giro i palermitani  - aggiuge - con favole sempre più fantasiose: siamo ancora alle prese con il passante e l’anello ferroviario e sperano di incantarci con linee pronte fra cinque anni, risorse da reperire e partecipazione alla progettazione. Non dicono però una cosa: come anticiperanno le somme per iniziare i lavori? Il rischio è che il meccanismo si inceppi. Il Comune pensi invece a spendere le somme per l’edilizia scolastica, la manutenzione stradale, la raccolta dei rifiuti e per tutti i servizi che funzionano a singhiozzo”. 

ROSARIO FILORAMO (PD) - "Non partecipo alle polemiche sulle modalità con le quali si arriverà al voto dell'emendamento al Programma Triennale delle Opere Pubbliche, mi pare un falso problema, certamente sviante rispetto alle responsabilità del Consiglio comunale. Mi interrogo e invito i consiglieri a chiedersi se la scelta di puntare sul trasporto pubblico di massa e del tram sia quella più utile per la nostra città". Lo dice il capogruppo Pd in Consiglio comunale, Rosario Filoramo. "Certo sarebbe facile - prosegue - affermare che per Palermo sarebbe più utile una metropolitana di ultima generazione, sicura, veloce, efficiente, capace di collegare tutti gli angoli della città col centro cittadino. Il piccolo problema è che Palermo è una città difficile da scavare e che le risorse necessarie a realizzarla non riusciremmo a captarle neppure nei prossimi cinquantanni. La scelta del tram, che ha molti limiti in quanto invasivo e lento, ne ha altri certamente più positivi, per i costi maggiormente sostenibili per la sua realizzazione e consentirebbe di completare, unificandole, le linee già esistenti. L'amministrazione comunale non deve accontentarsi di presentare lo studio di fattibilità delle nuove linee tram, ma deve avere una visione urbanistica e conseguentemente trasportistica di tipo metropolitano. Palermo dovrà connettersi col suo hinterland, Bagheria , Monreale Carini solo per fare degli esempi, dovranno essere collegati alla città con un trasporto pubblico di massa efficiente e sostenibile. Ecco le  parole chiavi: trasporto-pubblico-metropolitano-efficiente-sostenibile. Una buona idea sarebbe quella di concludere in fretta le trattative tra Amat e Trenitalia per l'istituzione della tariffazione integrata senza alcun onere per i viaggiatori. Vedremmo certamente crescere i numeri dei passegeri e delle entrate per le due aziende.

RAOUL RUSSO (FDI-AN) - "Ancora una volta il sindaco annuncia un piano mirabolante, dove promette di risolvere il problema della mobilità di Palermo, cercando cosi di distogliere l’attenzione dalle  emergenze non risolte di Palermo". Lo dice il portavoce provinciale di Fdi-An, Raoul Russo. "Per tradizione - aggiunge - la destra non si schiera a prescindere contro le grandi opere pubbliche che possono favorire la comunità cittadina, ma quanto illustrato oggi appare un piano più di immagine che di sostanza, non adeguatamente finanziato, d’incerta sostenibilità economica, e oggettivante non prioritario rispetto a tanti problemi infrastrutturali della città". "Meglio sarebbe - conclude - accelerare nel chiudere il sistema anello ferroviario- passante e ragionare su come questa rete possa interfacciarsi con l’hinterland. Questi 200 milioni di euro già disponibili andrebbero meglio utilizzati per venire incontro alle mille emergenze infrastrutturali della città, in particolare della periferia abbandonate.in parte sarebbero utili per un radicale ammodernamento della flotta dei mezzi pubblici. Altra parte potrebbe essere fondamentale, per un radicale piano di rinnovamento delle rete fognaria; per l’adeguamento di una rete di illuminazione pubblica assolutamente vetusta;per  un piano di manutenzione straordinarie delle scuole; per  rifacimento del manto stradale in tutte le periferie".

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