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Cronaca

"Entro il 2024 altre 3 linee del tram e 7 parcheggi", il Comune disegna la Palermo del futuro

Presentato il progetto definitivo. Lavori al via nel 2021 per le tratte stazione centrale-Croce Rossa, Notarbartolo-Giachery e stazione centrale-corso Calatafimi. Prevista la riqualificazione di via Roma e via Libertà, che diventeranno pedonali

Niente pali e fili elettrici. E, per lunghi tratti, nemmeno barriere. I tram che faranno la spola nelle tre nuove linee – volute dall'amministrazione Orlando per ampliare e integrare l’attuale rete (18 chilometri) – avranno un'alimentazione ibrida con batterie a bordo. Potranno circolare anche nelle strade ferrate già esistenti e saranno interconnessi con l'Anello e il Passante ferroviario (quando entreranno in esercizio) e con i mezzi di trasporto urbano ed extraurbano. 

Il progetto definitivo delle tratte A (stazione centrale-via Croce Rossa), B (Notarbartolo-Giachery) e C (stazione centrale-corso Calatafimi), lungo i complessivi 24 chilometri di percorso (con 48 fermate e 3 nuovi terminal), interviene anche su alcuni nodi del traffico cittadino, con l’adeguamento degli svincoli stradali di piazza Einstein, corso Calatafimi e via Ernesto Basile, e prevede la realizzazione di sette parcheggi d’interscambio, dove in totale si potranno ricavare 2.237 posti auto. A metterlo a punto un raggruppamento di progettisti composto dalla Rgm di Palermo, dalla Rpa di Perugia e dalla Technital di Verona.

La nuova filosofia della mobilità è racchiusa in una parola: intermodalità. Che significa riduzione degli spostamenti in auto e conseguente aumento dell'utilizzo dei mezzi pubblici, quelli esistenti e quelli futuri. In quest’ottica, il tram rappresenta il mezzo di trasporto più "pulito" e veloce.

Nuove linee del tram: il progetto

Le tre nuove linee hanno anche un'altra ambizione, che va al di là della mobilità e investe l’urbanistica. E cioè la riqualificazione di importanti arterie stradali: via Roma, tra la stazione centrale e via Cavour (che verrà pedonalizzata); l’asse Libertà-Ruggero Settimo, da piazza Croci sino a piazza Verdi (anch'esso pedonalizzato); via Marchese di Roccaforte e via Sicilia, oltre a numerose piazze disseminate lungo le linee tranviarie (tra le altre piazza Giulio Cesare, piazza Borsa, piazza Sturzo, piazza Nascè, piazza Don Bosco). Una visione della città che contrasta con chi ritiene a esempio che il tram in via Libertà possa cambiare i connotati a una delle strade simbolo di Palermo.

Tram, un salto nel futuro: come sarà la Palermo del 2024

"Finora il dibattito su questo argomento si è fatto a prescindere dai dati e dagli studi degli esperti. L'approccio tecnico dice tutt'altro. Non ci sarà nessuno sventramento, lo scavo per il tram sarà solo di 70 centimetri: quindi un'invasività riotta rispetto all'Anello ferroviario, che necessita di uno scavo sotterraneo di 25 metri", risponde l'assessore comunale alla Mobilità, Giusto Catania, che oggi assieme al sindaco Leoluca Orlando e ai progettisti dell'opera ha svelato "come verrà disegnata la città del futuro con le nuove linee di tram". Perché, spiega ancora Catania, "quest'opera porterà ad una riqualificazione urbana, oltre che a una riduzione delle macchine e delle emissioni inquinanti. Il nostro obiettivo è sottrarre al traffico 100 mila auto entro il 2030 e sostituirle con il trasporto pubblico di massa".

Il progetto definitivo delle nuove linee tranviarie sarà adesso sottoposto alla verifica di congruità degli uffici comunali; succcessivamente sarà inviato al ministero delle Infrastrutture e al Consiglio superiore dei lavori pubblici. Acquisiti i pareri, l'amministrazione pubblicherà un bando a contraente generale per la selezione dell'impresa che si occuperà del progetto esecutivo, dell'appalto e della realizzazione dell'opera, per la quale sono disponibili 200 milioni del Patto per il Sud. 

L'assessore Catania scandisce i tempi: "Contiamo di concludere le procedure autorizzative nel giro di un paio di mesi, per mandare il progetto in gara nel 2020. A metà 2021 prevediamo l'inizio dei lavori. I cantieri verranno allestiti quando saranno conclusi i lavori dell'Anello ferroviario. I nuovi tram saranno in esercizio entro la fine del 2024".   

L'ampliamento della rete tranviaria, che secondo le stime servirà 230.800 abitanti, s'inserisce in un piano complessivo che s'integra con nuove pedonalizzazioni e l'estensione delle piste ciclabili per ulteriori 17 chilometri. Via Roma, ora a doppio senso di circolazione, diventerà una maxi isola pedonale dalla stazione a via Cavour con i binari del tram (in andata e ritorno) posti al centro della strada. Altre pedonalizzazioni sono previste in via Marchese di Roccaforte e in via Libertà (dalla Statua al Massimo). In questo tratto la linea tranviaria "correrà" a destra, la parte centrale dell'attuale carreggiata sarà riservata ai pedoni, e a sinistra ci sarà la pista ciclabile. "Il tram assorbirà il traffico automobilistico e la linea bus 101 in via Libertà" dice l'assessore Catania, che torna sulle obiezioni dei detrattori del tram: "In una vettura di tram ci vanno 250 persone, in un bus elettrico poco meno di 50. Se vogliamo veramente ridure il numero di auto che circolano, bisogna soddisfare la domanda di trasporto dell'utenza".

Gli fa eco il sindaco Orlando, che aggiunge: "Il tram ci permette di rivedere Palermo con gli occhi della mobilità sostenibile. E' l'ennesima svolta culturale della città nel segno della mobilità. Il tram per definizione riqualifica le aree urbane e realizza una forma di controllo sociale. Una volta terminata l'opera anche il valore degli immobili aumenterà". Gli interventi di riqualificazione riguarderanno anche i tracciati stradali: a piazza Einstein e corso Calatafimi saranno eliminate le interferenze con il traffico veicolare attraverso sovrappassi per le auto; mentre in via via Basile sarà costruito un sottopasso tranviario e verranno ottimizzate le rampe di accesso e di uscita. 

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