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Cronaca

Palermo corre sui binari del futuro: tram a Mondello e Sferracavallo, chiesti i fondi al ministero

Il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore Giusto Catania presentano il progetto: "Da qui al 2030 si stima l’impiego di 8 mila persone tra maestranze e ingegneri". L’obiettivo è coinvolgere 78 milioni di passeggeri all’anno, chiudendo l’anello e collegando il centro alle periferie. Ora la palla passa a Roma

L’obiettivo è di portare sui tram 78 milioni di passeggeri all’anno, chiudendo l’anello ferroviario, collegando il centro alle periferie, riducendo i tempi di attesa così da incentivare il trasporto pubblico, l’uso di bici e altri mezzi ecologici per almeno il 50% dei palermitani. Il Comune ha consegnato ieri le integrazioni richieste dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti sullo studio trasportistico. La mancanza di questi dati era costata una prima bocciatura per l’Amministrazione, inserita nel secondo allegato della ripartizione dei fondi che ammontano complessivamente, dal 2020 al 2033, a circa 2,4 miliardi di euro. Ora la parola passa al Ministero che dovrà esprimersi sul lavoro d’analisi svolto.

Nonostante i termini fossero stati prorogati, ha voluto sottolineare in videoconferenza l’assessore comunale alla Mobilità Giusto Catania, il Comune e il gruppo di progettazione delle nuove linee tram si sono portato avanti con il lavoro fornendo i chiarimenti richiesti. “Abbiamo fatto uno sforzo in una cornice più ampia - spiega l’assessore - che riguarda la mobilità, e in particolare quella sostenibile. Riteniamo di aver fornito tutte le delucidazioni richieste su un progetto complessivo strategico grazie al quale, in un momento di crisi economica globale, Palermo può uscirne con un grande investimento pubblico per la città: da qui al 2030 si stima l’impiego di 8 mila persone tra maestranze, ingegneri, carpentieri e altro ancora”.

La richiesta di finanziamento, qualora approvato, dovrebbe consentire alla città di allargare il sistema tranviario implementando le linee esistenti e quelle in fase di realizzazione con il “Patto per Palermo” con altre quattro tratte: D) da Orleans a Bonagia; E) da Alcide de Gasperi a Mondello; F) da Giachery a stazione centrale; G) deviazione per Sferracavallo. “E’ prevista - hanno spiegato in conferenza gli ingegneri Ruggero Cassata e Giuseppe Genovese del team di progettazione - l’entrata di 35 nuove vetture. L’obiettivo, fra gli altri, è quello di collegare il centro con le periferie e trasformare gli autobus come cuciture del sistema tranviario. Complessivamente sono stati inseriti 12 parcheggi di interscambio per un totale di 3.553 posti”.

 "La richiesta di finanziamento - hanno dichiarato il sindaco Orlando e l'assessore Catania - rappresenta un grandissimo investimento sulla mobilità sostenibile. Una scelta importante per il miglioramento della qualità dell'aria e un poderoso investimento pubblico.. La città continua a guardare al futuro con fiducia e, così come previsto dal Pums, si prefigge di spostare oltre 100 mila passeggeri al giorno dal veicolo privato verso il trasposto pubblico di massa, garantendo il collegamento con le aree periferiche. Lo studio trasportistico è un importante piano generale del trasporto pubblico e l’analisi costi/benefici consente di essere fiduciosi sulla sostenibilità economica”. Una scelta che, in virtù della gestione affidata all’Amat (con le sue casse in rosso), necessiterà - come confermato dal Sindaco - di un adeguamento del contratto di servizio.

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