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Cronaca

Alluvione a Palermo, il comandante dei vigili del fuoco: "Abbiamo lavorato 42 ore di fila"

Agatino Carollo ha raccontato i momenti da incubo vissuti dopo il violento nubifragio che mercoledì si è abbattuto su Palermo: "Eravamo in apnea. L'acqua che ha allagato il sottopasso alla circonvallazione ha sfiorato i 4 metri e mezzo di altezza"

"I nostri uomini hanno lavorato, a testa bassa, ininterrottamente per più di 42 ore, è stato un lavoraccio. Eravamo in apnea. L'acqua che ha allagato il sottopasso alla circonvallazione ha sfiorato i 4 metri e mezzo di altezza. Finalmente la situazione è poi tornata alla normalità. Ce l'abbiamo fatta". Agatino Carollo, il comandante dei vigili del fuoco di Palermo ha raccontato i momenti da incubo vissuti dopo il violento nubifragio che mercoledì si è abbattuto su Palermo.

Era arrivato nel sottopasso messo peggio nel pomeriggio di mercoledì con i mezzi anfibi, subito dopo la bomba d'acqua che si è abbattuta sulla città, creando panico, danni e disagi (centinaia gli automobilisti rimasti intrappolati nell'acqua) e lì rimasto per quasi due giorni. Molti hanno iniziato a nuotare nel fango per riuscire a raggiungere la salvezza. Bambini che gridavano, altri piccoli che venivano tirati su dal cavalcavia, grazie a una catena umana. Sono passati 4 giorni e sembra un'eternità. Per librare la strada dal fango hanno lavorato incessantemente 130 vigili del fuoco con l'aiuto dell'Esercito e della Protezione civile, hanno lavorato allo svuotamento del sottopasso. 

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