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Cronaca Torretta

Indagati 18 estremisti no vax, c'è pure un commerciante di Torretta: "In casa aveva taniche di acido"

Perquisizioni in tutta Italia su disposizione della Procura di Torino: coinvolti attivisti del canale Telegram "Basta dittatura", sequestrato a settembre, e accusati di istigazione a delinquere. Nel mirino avrebbero avuto anche il presidente del Consiglio, Mario Draghi

C'è anche un commerciante di Torretta tra i 18 indagati dalla Procura di Torino perché ritenuti gli attivisti più radicali del canale Telegram dei no vax "Basta dittatura", sequestrato a settembre, che avrebbero avuto tra gli obiettivi da colpire anche il presidente del Consiglio, Mario Draghi: nelle chat sarebbe stato inserito anche l'indirizzo di un ristorante in Umbria che il premier frequenta solitamente.

Stamattina in casa del commerciante della provincia di Palermo sono arrivati gli agenti della Digos che, tra le altre cose, avrebbero anche ritrovato alcune taniche di acido. I reati contestati, a lui come agli altri indagati, sono di istigazione a delinquere con l'aggravante del ricorso a strumenti telematici e istigazione a disobeddire alle leggi.

Nel canale Telegram - come riporta TorinoToday - vi sarebbero stati riferimenti espliciti a "impiccagioni", "fucilazioni", "gambizzazioni", ma anche allusioni a "nuove marce su Roma". Il canale sarebbe stato riaperto nel frattempo, con un nome simile e, dopo le perquisizioni eseguite oggi in varie città d'Italia, sarebbero spuntate minacce contro il pm di Torino che coordina l'inchiesta, Valentina Sellaroli, e contro il capo della Digos di Torino, Carlo Ambra.

I controlli sono stati compiuti stamattina anche ad Ancona, Brescia (due perquisizioni, sarebbero stati trovati coltelli e una balestra), Cremona (anche qui sarebbero stati scovati alcuni coltelli), Imperia, Milano, Pesaro Urbino, Pescara, Pordenone, Roma, Salerno, Siena (la Digos avrebbe trovato un passaporto nazifascista), Treviso, Trieste, Varese e Torino (tre perquisizioni).

A Torino il questore ha anche emesso due fogli di via contro "due noti referenti dei sodalizi no vax torinesi (una di loro, 43 anni, è tra i 18 indagati, ndr) anche per essersi resi responsabili di condotte criminose durante le manifestazioni di piazza, assumendo atteggiamenti oppositivi nei riguardi delle forze dell'ordine durante la gestione dei cortei non autorizzati".

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